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Roma, Marino condannato a 2 anni in Appello. “Sentenza incomprensibile”

Caso Scontrini. “La sentenza appare priva di qualsiasi fondamento razionale e giuridico”, ha dichiarato l’avvocato difensore di Ignazio Marino

L'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, è stato condannato a due anni di reclusione dalla Corte d'Appello per il caso delle cene effettuate con la carta di credito del Campidoglio. La sentenza arriva dopo l'assoluzione in primo grado per la vicenda degli scontrini. Il chirurgo Dem è stato ritenuto colpevole di peculato e falso.

Secondo gli inquirenti alcune delle 56 cene pagate con la carta di credito in dotazione dell'allora primo cittadino, tra il 2013 e i 2015, sarebbero state consumate in maniera "difforme della funzione di rappresentanza dell'ente". 

Non posso non pensare che si tratti di una sentenza dal sapore politico proprio nel momento in cui si avvicinano due importanti scadenze elettorali per il Paese e per la Regione Lazio. Sono amareggiato anche se tranquillo con la mia coscienza perché so di non aver mai speso un euro pubblico per fini privati.

"Riservandomi un commento approfondito dopo la lettura delle motivazioni, non posso non evidenziare come la sentenza di condanna del Prof. Marino appare priva di qualsiasi fondamento razionale e giuridico", ha dichiarato il Professor Enzo Musco, avvocato difensore di Ignazio Marino. (Ag. Dire)

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