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Roma. Mappatura moschee, proposta albo luoghi di culto Islam

L’iniziativa è di Gianni Alemanno, firmatario della proposta di delibera consiliare per istituire un albo obbligatorio

E' di Gianni Alemanno l'iniziativa di presentare in Assemblea Capitolina come primo firmatario una Proposta di Delibera di iniziativa consiliare intitolata "Istituzione di un Albo obbligatorio delle Associazioni o Organizzazioni religiose che non hanno sottoscritto Intese con lo Stato Italiano, che svolgono attività di culto nel territorio di Roma Capitale”.

La proposta di regolamentazione dei luoghi di culto, pur essendo estesa a tutte le organizzazioni religiose, prende spunto dalla situazione dei luoghi di culto islamici, in base ad una mappatura raccolta dal movimento Prima l'Italia che, a fronte di circa 100 sedi religiose islamiche stimate da ricostruzioni giornalistiche, ha rilevato nella Capitale solo la presenza di 46 luoghi in cui l'attività religiosa è in qualche modo manifesta.

Lo studio, presentato insieme a Giorgio Ciardi e Gloria Pasquali del direttivo romano di Prima l’Italia, dimostra come la maggior parte dei luoghi di culto islamici sia localizzata in siti irregolari, la cui attività sfugge a qualsiasi controllo delle autorità preposte. Oltre ad Alemanno hanno firmato la mozione anche i consiglieri Sveva Belviso (Gruppo Misto), Ignazio Cozzoli (capogruppo Apn), Fabrizio Ghera (capogruppo FdI-An), Lavinia Mennuni (FdI-An), Marco Pomarici (capogruppo Verso la Lega dei Popoli con Salvini), Dario Rossin (Forza Italia) e Giordano Tredicine (capogruppo PdL).

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