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Roma-Lazio. La Digos sta individuando i violenti

Centinaia d’immagini che riprendono gli scontri di ieri

Otto persone accoltellate con ferite lievi, rinvenuti e sequestrati una trentina di oggetti pericolosi tra cui coltelli, manici di piccone, una piccola quantità di bastoni e un’ascia (tutto materiale accuratamente nascosto nei pressi dello stadio e successivamente sequestrato dal personale di Roma Capitale), quattro arresti con conseguente disposizione, per ognuno degli arrestati, di un daspo della durata di cinque anni e un quinto tifoso denunciato per detenzione di droga. È questo il resoconto della giornata di ieri che ha visto come protagonista il derby Roma – Lazio.

Tutto è successo a poche ore dall’inizio della partita, tra ponte Duca d’Aosta e il piazzale di Ponte Milvio dove le due tifoserie si sono scontrate creando un forte clima di tensione nei negozianti del posto. Entrambe le tifoserie hanno inoltre tentato di sfondare i cordoni delle forze dell’ordine.

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno commenta così i fatti accaduti: “Sono sconcertato per quello che è avvenuto. Sembra quasi ci sia una maledizione.. non si possono fare questi bellissimi eventi, che sono come una festa, senza pagare il prezzo di gesti orribili, aggressioni e scontri".
"Credo – ha aggiunto – che le due squadre debbano fare una riflessione più profonda e forse serve un progetto complessivo per avere un rapporto positivo e costruttivo con il tifo per isolare quello che avviene. Non ci dobbiamo rassegnare, non dobbiamo considerarlo una sorta di male endemico. Deve esserci uno sforzo, da parte della città, della Roma e della Lazio per riuscire a impedire che accadano fatti di questo genere".

Molti dei violenti non sono stati arrestati. Per questo la Digos e la polizia scientifica stanno passando al setaccio i video di ieri, analizzando ogni singola immagine testimone delle violenze e degli scontri avvenuti in occasione del derby.

Tra gli autori degli scontri, alcuni erano a volto scoperto, ma potrebbero non avere precedenti.
 

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