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Roma, dopo i vandali è ora del conto dei danni alla scalinata Trinità dei Monti

Dopo la cattiva manovra della Maserati a maggio e la vandalizzazione da parte dei due turisti americani scatta il conto del restauro

Monopattino Trinità dei Monti

Dopo le notti da vandali si contano i danni a Trinità dei Monti. Era la notte tra giovedì 2 e venerdì 3 giugno quando una pattuglia della polizia locale di Roma Capitale ha fermato una coppia di turisti di nazionalità americana per aver danneggiato la scalinata di Trinità dei Monti con un monopattino. Infatti intorno alle 3 della notte i due 28 anni lei e 29 lui hanno lanciato più volte il mezzo contro la scalinata Patrimonio dell’Umanità.

Gli agenti li hanno sanzionati con una multa di 400 euro ciascuno, e secondo quanto disposto dal Regolamento di Polizia Urbana hanno applicato anche il daspo urbano. Per la donna è scattata anche la denuncia per danneggiamento di bene monumentale. 

Monopattino Trinità dei Monti


Il primo incidente era avvenuto nella notte del 12 Maggio 2022 quando un imprenditore con una Maserati presa a noleggio aveva rotto un gradino della scalinata monumentale. Oggi secondo i tecnici della sovrintendenza Capitolina che si occupano del restauro arriva il conto di queste disattenzioni e vandalismi. E si tratta di decine di migliaia di euro per ripristinare lo splendore della scalinata patrimonio dell’UNESCO.

Trinità dei Monti: il conto dei danni

Secondo le istituzioni capitoline i danni provocati dalla Maserati ammontano a circa 45mila euro. Ad essi, si aggiungono altri 20mila euro per restituire dignità ad una delle più belle e maestose piazza del mondo.

La Scalinata di Trinità dei Monti venne realizzata tra il 1723 e il 1726 su progetto dell’architetto romano Francesco De Sanctis (1693-1740). Unisce le pendici del Pincio dominate dalla chiesa della SS. Trinità e la sottostante piazza di Spagna.

La proposta di cui si vocifera è quella di installare dissuasori anti auto per proteggere la scalinata, con un atto bipartisan che verrà discusso a stretto giro in Consiglio comunale. Dal 2019 è anche vietato sedersi sui 135 gradini.