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Roma: Colosseo e Porta Metronia, le nuove stazioni-museo in arrivo l’8 dicembre

L’apertura delle nuove stazioni della Metro coincide non solo con la fine dell’anno giubilare ma anche con l’inizio delle festività natalizie

Metro romana - Pexels - Romait.it

L’8 dicembre è una data che molti romani hanno già cerchiato sul calendario. Dopo anni di lavori e attese, saranno finalmente aperte due nuove fermate della metro C nel centro storico di Roma: Colosseo e Porta Metronia. Non saranno semplici stazioni, ma veri e propri musei sotterranei, ricchi di reperti archeologici.

Il sindaco Roberto Gualtieri ha reso ufficiale questa notizia durante un convegno tenuto all’università Lumsa. Ha parlato di una capitale in trasformazione, sottolineando come queste nuove aperture rappresentino un altro passo verso una Roma che guarda al futuro senza dimenticare il suo passato. “Lavoriamo per aprire la tratta San Giovanni-Colosseo entro quella data – ha spiegato -, ma le due stazioni museo apriranno prima.”

Un viaggio nella storia con le nuove stazioni della Metro C

A rendere speciali queste fermate è proprio il loro contenuto archeologico. Nei rendering mostrati nei mesi scorsi, gli interni delle stazioni ricordano più una sala espositiva che un normale punto d’imbarco metropolitano. Tra teche e corridoi dedicati alla valorizzazione del patrimonio antico, i passeggeri potranno ammirare ritrovamenti preziosi degli scavi effettuati in loco.

Nella fermata Porta Metronia, ad esempio, le antiche caserme romane del II secolo d.C., con la “Domus del Comandante” e la casa del centurione decorata da mosaici, sono state integrate nel contesto moderno della metropolitana. Questi ambienti sono stati ricostruiti secondo la loro posizione originaria, offrendo ai visitatori un’esperienza unica di immersione storica.

Un progetto di grande respiro su tutta la Linea C

L’intera linea C attraversa aree dalla rilevanza storica incredibile, passando da San Giovanni al Colosseo e proseguendo fino a Piazza Venezia. Non sorprende quindi che le fermate lungo questo percorso siano state progettate per essere anche spazi espositivi archeologici.

Dietro questa impresa c’è stato uno sforzo collaborativo tra la Soprintendenza, Roma Metropolitane e il Contraente Generale. Un lavoro coordinato che ha portato alla creazione di prontuari archeologici specifici per ogni sito di scavo tra il 2010 e il 2011, delineando così le modalità operative per conservare questi tesori storici scoperti.

L’impatto sulla città

L’apertura coincide non solo con la conclusione dell’anno giubilare ma anche con l’inizio delle festività natalizie. Questo timing permetterà ai romani di sfruttare al meglio la nuova tratta per gli spostamenti festivi mentre saranno messi in atto piani speciali per regolare il traffico nel centro cittadino.

L’interesse suscitato da queste opere è internazionale: studiosi e appassionati da tutto il mondo hanno espresso il desiderio di visitare questi cantieri unici nel loro genere. Roma continua così a dimostrare come passato e presente possano convivere armoniosamente.