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Roma, caso bus in fiamme: si ipotizza truffa dei pezzi di ricambio

Gli investigatori stanno indagando per capire se i guasti siano legati a deficit nella manutenzione o all’utilizzo di pezzi di ricambio di cattiva qualità

Sui roghi degli autobus Atac nelle strade della Capitale sta indagando la magistratura. Gli investigatori sospettano che dietrto i guasti, il funzionamento difettoso e gli incendi dei bus della municipalizzata si possa nascondere la truffa dei pezzi di ricambio, rubati e rivenduti, e delle manutenzioni fantasma. Lo sapremo quando arriveranno i risultati della perizia disposta ieri dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e dal pm Mario Dovinola.

Secondo “Il Messaggero.it”, i magistrati ipotizzano il reato colposo di danno in materia di incolumità pubblica, ed avrebbero accorpato in un unico fascicolo gli ultimi 3 incidenti che hanno diffuso il panico nella Capitale: l’autobus esploso in via del Tritone, in pieno centro di Roma, quello che ha preso fuoco poche ore dopo in periferia, e quello quasi avvolto dalle fiamme il giorno dopo, a piazza Venezia.

Pare che due mezzi provenissero dalla stessa rimessa – rivela “Il Messaggero.it” – quindi gli investigatori stanno indagando per capire se vi fossero dei collegamenti tra i casi e, soprattutto, se i guasti siano legati a deficit nella manutenzione o all’utilizzo di pezzi di ricambio di cattiva qualità.

La Cotral, l’azienda regionale dei trasporti, fu travolta da uno scandalo che coinvolse circa 60 persone e riguardava revisioni fatturate e mai effettuate dei mezzi circolanti, pezzi di ricambio scadenti, spacciati per componenti meccaniche nuove, parti di motore smontate e poi rivendute. Il risultato anche il quel caso era una flotta di autobus malandati, in pessime condizioni che prendevano fuoco durante il percorso con i passeggeri a bordo. Un sistema che potrebbe essersi ripetuto nella municipalizzata capitolina.

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