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Roma Capitale, per i canili comunali proroga fino al 30 aprile

Scongiurata la chiusura di Muratella e Vitinia e il trasferimento di oltre 600 cani e il licenziamento di 100 lavoratori

Dopo che l'Anac (Autorità nazionale anti corruzione) ha dato parere sfavorevole alla proroga tecnica per la gestione dei canili comunali di Roma Capitale e il Campidoglio ha di conseguenza emesso un'ordinanza a seguito della quale le strutture pubbliche della Muratella e di Vitinia avrebbero dovuto chiudere con il trasferimento degli oltre 600 cani nei canili privati e il licenziamento di 100 lavoratori, a partire dal 25 gennaio scorso, ecco che la mobilitazione costante dell'Usi, ormai da vari mesi, ha dato un risultato positivo, anche se parziale per la non chiusura delle due strutture: una delegazione dei sindacati insieme con 30 lavoratori dopo aver occupato il dipartimento ambiente di Roma Capitale e chiesto un incontro per cercare di trovare una soluzione all'imminente licenziamento, ha ottenuto un tavolo per discutere sulla vicenda, arrivando ad una provvisoria soluzione della stessa, cioè una proroga per emergenza fino al 30 aprile, come richiesto anche dai veterinari e dirigenti Asl, per garantire il nuovo bando europeo e la prosecuzione del servizio.

"Sappiamo che questa è una soluzione parziale che sposta il problema di qualche mese, ma è anche un'opportunità figlia dell'impegno messo in campo contro le privatizzazioni dei servizi pubblici, i licenziamenti e la "deportazione" degli animali nei canili privati", commentano dall'Usi. Il canile di Marconi è gestito dai lavoratori dell'associazione Impronta che continuano a sopravvivere con collette in attesa della definitiva sentenza del Tar in merito al Bando contestato che aveva portato alla vittoria un imprenditore barese (la famosa ditta Mapia, più volte contestata dagli animalisti). I lavoratori dei canili comunali ricevono un salario decurtato per i forti tagli economici apportati da Roma Capitale ad un servizio pubblico necessario alla città di Roma.

Il sindacato Usi, in particolare auspica l'apertura di un nuovo tavolo di confronto con il sub commissario De Milato, anche per la preparazione del nuovo Bando europeo, alla cui predisposizione hanno già chiesto di partecipare, sia come Usi che come Associazione Usicons, a difesa degli utenti e dei consumatori. Le organizzazioni sindacali si oppongono alla gestione commissariale della città e al Documento Unico di Programmazione di Roma Capitale, figlio della Giunta Marino, che, secondo le stesse organizzazioni, "ha trovato nel governo commissariale la spinta definitiva per la sua applicazione, in una città dove sembra non esserci più spazio per tutto quello che non crea profitto".

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