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Roma, al Museo Carlo Bilotti in mostra 33 opere di Monica Ferrando

Monica Ferrando ha lavorato a lungo col fondo oro, rivisitando in modo inedito la tradizione delle icone, che l’ha portata verso il “puro luogo della pittura”

Si chiama 'Monica Ferrando. Bianco, nero, in levità passare. Opere recenti' la personale della pittrice Monica Ferrando, aperta al pubblico da oggi al 17 maggio al Museo Carlo Bilotti. L'esposizione è a cura di Marco Vallora, promossa da Roma Capitale, assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Servizi museali di Zetema Progetto Cultura.

Monica Ferrando espone al Museo Bilotti 33 opere23 olii e 10 carte tra cui un album intero – realizzate tra il 2017 e il 2020, in cui cerca di fondere la novità e la tradizione pittorica mantenendosi così fedele alle tematiche espositive del Museo, nelle quali l'attenzione alla storia della pittura, rappresentata dalle opere di De Chirico, si accompagna a una viva sensibilità per le esperienze più nuove dell'arte contemporanea.

La mostra presenta due serie di quadri, una su fondo bianco e una su fondo nero, in cui il vuoto della tela – il puro bianco o il puro nero – tradizionalmente coperto da uno sfondo, diviene parte integrante dell'immagine, come una soglia tra il visibile e un invisibile ignoto. Monica Ferrando ha studiato filosofia e pittura a Torino e poi a Berlino, con il pittore astratto Frank Badur.

L'artista ha lavorato a lungo col fondo oro, rivisitando in modo inedito la tradizione delle icone, che l'ha portata verso il "puro luogo della pittura", la tela bianca senza preparazione e intervento alcuno o anche la tela nera, intatta, che dischiude possibilità inconfessabili.

Qui, nella serie dei Paesaggi perduti su fondo nero, ha inseguito con la pittura quella forma della terra chiamata paesaggio, cercando di riscoprirla e di portarne almeno un lembo alla luce. Alcune opere di Monica Ferrando, artista presente alla Biennale di Venezia del 2011, sono conservate nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi a Firenze.

Il suo percorso artistico è stato seguito da Ruggero Savinio, Mario Luzi e Giorgio Agamben. Nel 2019 l'Institute of Fine Arts of China, Academy of Fine Arts, Tsinghua University, ha acquistato un suo trittico. Dirige la rivista on line De pictura presso la casa editrice Quodlibet. (Red/ Dire) 

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