Prima pagina » Cronaca » Roma, aggressione a Santa Maria Maggiore, un bagno di sangue

Roma, aggressione a Santa Maria Maggiore, un bagno di sangue

Secondo testimoni l’arrestato avrebbe provato ad entrare il giorno dell’Epifania, ma è stato respinto dalla vigilanza

E' successo ieri pomeriggio, a Roma, alla basilica di Santa Maria Maggiore, una delle sei basiliche papali, chiamata anche Basilica Liberiana, a poca distanza dalla stazione Termini: un uomo, poi identificato in Renzo Cerro, 42enne della provincia di Frosinone, armato con il collo di una bottiglia di vetro, dopo essere entrato nella chiesa, percorrendo la navata centrale si è diretto verso la sagrestia dove ha incontrato il sacerdote Angelo Gaeta di 52 anni, scagliandosi contro e colpendolo con il vetro in volto; gli strilli del padre ferito hanno richiamato l'attenzione di un altro sacerdote, Adolfo Ralf, il quale ha tentato di soccorrere Gaeta rimanendo ferito anch'egli, lo stesso colpito in pieno viso; a quel punto l'aggressore sì è allontanato, fuggendo dalla chiesa; è stato fermato da una pattuglia di carabinieri mentre si dileguava ai piedi della basilica, che è presidiata giorno e notte dai militari dell'Esercito e dalle forze dell'ordine dall'inizio del passato Giubileo.

Renzo Cerro è stato fermato e arrestato per lesioni gravissime. Alle spalle problemi di droga e piccoli precedenti per reati contro il patrimonio.  "La chiesa non mi capisce", ha detto ai militari che l'hanno fermato, Cerro. Secondo alcune testimonianze l'arrestato avrebbe provato ad entrare il giorno dell'Epifania, ma è stato respinto dalla vigilanza all'ingresso della basilica, dove è predisposto un controllo con metal detector. Padre Angelo ha riportato lesioni gravi che lasceranno un segno indelebile sul suo viso, mentre padre Adolfo è stato dimesso dall'ospedale nella serata di ieri.

"La sagrestia era un bagno di sangue", hanno affermato i frati francescani dell'Immacolata, la congregazione cui appartiene il frate dimesso. Al momento dell'aggressione erano presenti all'interno della Chiesa circa 200 fedeli.
 
Renzo Cerro frequentava le chiese, gli ambienti ecclesiali per ricevere aiuti, essere sostentato. Non è escluso che soffra di disordini mentali.
Immediato il pensiero di molti, dopo la diffusione del tragico fatto, è corso all'uccisione del padre francese Jacques Hamel nel luglio scorso, in Francia, morto sgozzato per opera di due giovani fondamentalisti islamici, mentre celebrava la messa, ma non vi è nessun collegamento con l'Isis. 
 
La congregazione dei "Frati francescani dell'Immacolata", ha ricevuto con decreto del luglio 2013 il commissariamento dopo diverse accuse sia di natura sessuale che di natura economica, che hanno travolto l'ordine religioso. Il provvedimento è stato deciso dalla "Congregazione per i religiosi e le società di vita apostolica", che si occupa di tutto ciò che riguarda gli Istituti di Vita consacrata (ordini e Congregazioni reli giose, sia maschili che femminili e gli Istituti secolari). Dopo un anno di indagini il Pubblico Ministero ha chiesto l'archiviazione del procedimento nei confronti del fondatore dei Frati Francescani dell'Immacolata, Padre Stefano Manelli che per oltre un anno è stato oggetto di calunniosi e diffamatori attacchi. Nonostante ciò il decreto fa divieto ai frati di celebrare la messa secondo la forma straordinaria del rito romano.

Lascia un commento