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Rom denunciano Caltagirone per articolo sul campo di via Candoni a Roma

Marcello Zuinisi si scaglia contro un articolo di Leggo che mostra un video girato da ‘Anonimi autisti ATAC’

“Con un denuncia raccolta dalla Legione Carabinieri della Toscana Stazione di Massa”, Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom (ANR) ha denunciato alla Procura della Repubblica di Roma, “il dott. Francesco Gaetano Caltagirone – nientemeno!, ndr – presidente della Caltagirone Editore SpA, il secondo gruppo editoriale italiano, per diffamazione ed istigazione all’odio razziale contro la popolazione Rom. La denuncia – secondo Zuinisi – un atto dovuto nel rispetto di legalità e diritti fondamentali”.

Il 5 settembre 2014, infatti, è proprio il quotidiano online Leggo a pubblicare articoli e video sul deposito Atac di Roma sulla Magliana nei pressi del Campo rom di Via Candoni. “Un video – spiega Zuinisi in un comunicato – prodotto da ‘anonimi autisti Atac’ ”. Nel video e nell’articolo si denuncia come nel deposito Atac “ad ogni ora del giorno, ci sono rom intenti a smantellare rifiuti, selezionando tutto il materiale metallico che può essere rivenduto e lasciando per terra vere e proprie carcasse di oggetti”.

In un comunicato Zuinisi spiega di aver inviato richiesta di diritto di replica, richiesta, però – spiega – “completamente ignorata”. Al che, “la segnalazione è stata inviata – udite, udite! – al Ministero della Giustizia – Direzione Generale della Giustizia Civile – Ufficio Terzo Libere Professioni diretto dal funzionario Tamara De Amicis che ha compito istituzionale di vigilare sull’Ordine dei Giornalisti ed il suo funzionamento”, dal momento che, secondo Zuinisi, sono stati violati i principi di deontologia professionale.

“Ulteriore comunicazione – fa sapere ancora il numero uno di Nazione Rom – è stata trasmessa ai vertici aziendali ATAC, diretta dal presidente Roberto Grappelli e dall’amministratore delegato Broggi Danilo”, con tanto di richiesta di apertura “di inchiesta interna all’azienda per appurare fatti e comportamenti dei ‘presunti autisti Atac’ autori dei video. Per conoscenza è stato informato ed interessato lo stesso sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino, l’assessore al Sociale Rita Cutini e il presidente della V Commissione Politiche Sociali Erica Battaglia”.

Nemmeno a dirlo, viene coinvolta in tutta questa vicenda anche l’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, le cui funzioni politiche e deleghe sono gestite direttamente dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. “La richiesta inviata chiede l’apertura istruttoria per rilevare ‘discriminazioni razziali anti Rom’ contenuti negli articoli e video denunciati. Nell’informativa trasmessa ad Unar è stato inoltre richiesto l’interessamento della Polizia Postale al fine di rimuovere i contenuti discriminatori ed inneggianti all’odio razziale anti Rom” – continua Zuinisi, che pare comunque dimenticare come il video riprenda delle scene reali. Anzi, il numero uno di Nazione Rom in un comunicato sostiene – come se fosse un elemento a perorare la sua causa – che al video e all’articolo non seguono formali denunce alla Procura della Repubblica. Zuinisi, ma che vuol dire?

Non pago, Zuinisi, che già tempo fa aveva accusato di razzismo tutti quelli che si rendevano protagonisti di diffondere quelle che lui considera “false informazioni” riguardo “presunti racket dell’elemosina, chiudendo gli occhi sui vari racket della criminalità organizzata e sulla corruzione dilagante nella Pubblica Amministrazione” – la solita favola: ‘le colpe son sempre degli altri’, ma gli occhi di chi ogni giorno prende la metro a Roma sono pronti a testimoniare altro – sostiene che i cittadini romani siano dalla parte del torto. “Da tempo – dichiara – a Roma ed in Italia è in atto una campagna politico/mediatica che accusa l’etnia Rom di essere praticamente il male del mondo. Una campagna di odio e violenza, una autentica fabbrica di bugie, diffamazioni e disinformazioni con cui nutrire l’opinione pubblica. Nel mentre la realtà e la verità descrive di un Paese, l’Italia, sempre più colpito da disoccupazione, povertà e mancanza di qualsiasi programmazione per uscire dalla crisi. Il razzismo è uno dei principali problemi che stanno condannando l’Italia ad essere sempre più fanalino di coda dell’intera Unione Europea”. Nel proferire queste parole, Zuinisi si fa forte di un articolo pubblicato da Panorama, nel quale si rendono noti i risultati di una ricerca condotta dal  Pew Research Center in sette Paesi europei: l’Italia sarebbe la meno intollerante nei confronti dei rom e dei musulmani.

Poveri, stolti italiani, che cercano di ribellarsi ai continui fumi tossici costretti a respirare ogni giorno, al proliferarsi di insediamenti abusivi ogni giorno e in qualunque zona – le cronache romane raccontano episodi aldilà di ogni immaginazione: quiqui, qui, qui, qui, qui e qui potete leggerne alcuni. Per gli articoli dello sport praticato nelle comunità rom, invece, vi invitiamo a cliccare qui. Per non parlare della questione dell’Università di Roma Tre, che merita una parentesi a parte. E a Zuinisi che è in cerca di atti ufficiali, ricordiamo come proprio la questione del Terzo Ateneo di Roma sia finito dritto dritto sui banchi proprio del sindaco Marino – a chi darà ragione il primo cittadino? 

E ancora. Poveri, stolti italiani che non si arrendono al fatto di dover pagare, ogni giorno, tasse su tasse mentre per le occupazioni abusive – solo per fare un esempio, senza raccontare episodi di criminalità quotidiani, che pure non hanno nazionalità, ma che vengono commessi anche dai rom: qui, un esempio, l’ultimo in termini temporali – si chiude sempre un occhio. E chissà perché, poi, accanto a questi insediamenti abusivi, ogni volta, si rinviene una discarica abusiva.

“I cittadini di etnia rom – conclude Zuinisi – sono cittadini italiani ed europei come tutti gli altri. I cittadini rom appartengono all’umanità come tutti gli altri. Il razzismo non appartiene all’umanità. E’ il cibo della barbarie e della disumanità. Il razzismo nega l’essere umano e la sua capacità di amare. Affermiamo umanità”. Molto bene, allora, che inizino a pagare anche loro i danni di quanto commesso, come tutti gli altri cittadini italiani. L’integrazione è fatta prima di tutto di doveri, e poi anche di diritti.

*In allegato all’articolo pubblichiamo una gallery con varie foto scattate da Romait in diverse occasioni. Così, giusto per rinfrescare la memoria. Non che ci interessi in alcun modo difendere la posizione di Caltagirone, ci interessa solo difendere e tutelare la dignità dei cittadini romani.

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