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Ritorna la famigerata zanzara tigre

Ecco il vademecum di Roma Capitale

Ritorna, con l'estate, la preoccupazione legata alla presenza di un perticolare insetto: la zanzara tigre. 

La zanzara tigre, Aedes albopictus, originaria del sud-est asiatico, arriverà pian pian in tutti e cinque i continenti e anche in Europa intorno alla metà del XX secolo. Tra le numerose peculiarità che distinguono il piccolo insetto dai suoi simili ricordiamo non solo il corpo screziato con la caratteristica linea bianca che va dal centro della testa fino al torace, piuttosto che l'offensività concentrata anche nelle ore diurne ma, soprattutto, la capacità di trasmettere temibili malattie quali: il virus della febbre del Nilo, della febbre gialla, dell'encefalite di St. Louis, del dengue, l'agente patogeno delladirofilariasi e chikungunya.

Anche per questo la zanzara tigre è stata inserita nell'elenco delle 100 specie invasive più dannose al mondo redatto dallo IUCN/ISSG, ovvero il 'One Hundred of the World's Worst Invasive Alien Species' che è parte del Global Invasive Species Database: "Invasive species have been recognised globally as a major threat to biodiversity (the collected wealth of the world's species of plants, animals and other organisms) as well as to agriculture and other human interests"  –  si legge nel sito internet dell'organizzazione.

Così Roma Capitale, in vista dell'imminente ritorno della piccola minaccia, ha divulgato un vedemecum per combatterla in sole cinque mosse. Sottovasi? Contenitori di acqua? Vasche ornamentali e impianti di climatizzazione? La zanzara tigre ama gli ambienti umidi e perciò le ipotesi poste dalla guida istituzionale non sono altro che comode e accoglienti soluzioni dove l'ospide sgradito potrebbe annidarsi insieme alle sue uova perciò, il consiglio su tutti è: "ricordati di eliminare qualsiasi ristagno d'acqua".
 

*Per ulteriori informazioni consulta il sito comune.roma.it

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