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Rinaldi (Lega): “Pro Green Pass e No Green Pass, fanatici entrambi pericolosi”

L’intervista all’eurodeputato Antonio Maria Rinaldi su Green Pass, vaccini e stato di emergenza

Antonio Maria Rinaldi

Antonio Maria Rinaldi

L’eurodeputato della Lega Antonio Maria Rinaldi ha una propria visione della pandemia ed ha sempre nutrito dubbi sugli eccessi della politica attuale.

Lui stesso si è speso in prima persona contro le discriminazioni indotte dall’utilizzo del certificato verde, applicato anche al mondo dello studio e del lavoro. Il colpo di scena della sospensione del green pass per 5 europarlamentari , fra cui l’Onorevole Francesca Donato, che hanno presentato ricorso contro l’obbligo del passaporto sanitario ha fatto rumore. Quanto dichiarato dai media corrisponde a verità? Lo abbiamo incontrato per scoprirlo.

L’intervista ad Antonio Rinaldi su Green Pass e stato di emergenza

Onorevole Rinaldi il green pass è stato abolito per i cinque europarlamentari che hanno fatto ricorso?

‘’C’è una grande confusione, ci sono caduti anche i grandi giornali , ma in realtà il bureau, che non prende decisioni politiche, ma soltanto tecniche, in attesa che si definisca la questione, ha concesso a questi cinque colleghi di poter accedere all’ europarlamento per svolgere le loro mansioni , esibendo un tampone negativo. Non è stata ancora presa nessuna decisione in merito, tutto resta congelato’’.

Lei ad agosto aveva presentato un’interrogazione parlamentare in Europa contro il covid certificate che non ha avuto gli esiti sperati. Come mai secondo lei?

‘’Grazie a questo mio intervento abbiamo scoperto che i regolamenti europei sono interpretabili, ho acquisito una nuova visione. C’è la discrezionalità. Se l ‘Europa distoglie lo sguardo sulle decisioni italiane che si discostano dal regolamento Ue 953, superiore alla legge italiana, che vieta la discriminazione dei non vaccinati, vorrà dire che in futuro anche noi ignoreremo le direttive europee. Per vent’anni ci hanno fatto una testa cosi, dicendo che quelle norme sono applicative e vanno rispettate, mentre poi invece è venuto a galla che ogni Nazione può andare per conto proprio. Buono a sapersi.’’

Rinaldi, sull’accettabilità del Green Pass

Il green pass è uno strumento accettabile a suo parere?

‘’Ci sono i fanatici del green pass e i fan del ‘no pass’ che sono entrambi pericolosissimi . I primi delirano e te lo impongono pure per l’impensabile, fantasticano sul lockdown per i non vaccinati, che già di per sé ,come idea, sarebbe inaccettabile. Quelli che invece lo rifiutano eccedono a loro volta su tutta la linea, demonizzandolo. A mio modesto parere per poter ottenere qualcosa, bisogna essere un po’ più equilibrati. La virtù è nel mezzo. Premesso che non hanno ragione né gli uni né gli altri, io mi colloco al centro. Per ottenere qualcosa ci vuole elasticità mentale. La mia sensazione è che nel giro di qualche mese non ne parleremo più e andrà a morire, anche perché è di difficile applicazione. Io potrei usare quello di un altro e nessuno se ne accorgerebbe.

Non penso sia uno strumento finanziario per una una schedatura alla cinese perché ormai siamo già ipercontrollati con il codice fiscale’’.

Lo Stato di emergenza prorogato oltre misura ci sta danneggiando?

‘’Credo che si vogliano evitare forzature istituzionali, dipende dai dati sanitari naturalmente. Non so se proseguirà o meno’’.

Gli accordi con l’Ordine dei farmacisti

Qual è oggi il ruolo dei farmacisti?

‘’Il farmacista prima non poteva fare nulla, ora fa tutto. Dai tamponi ai vaccini fino al green pass. Ci sono accordi presi con l’ordine dei farmacisti. Per questo gli hanno fatto lo scudo penale. Un po’ m’inquieta.’’

Cosa direbbe a coloro che godono nell’assicurare un costo economico e psicologico ai non vaccinati, sottoponendoli a ripetuti tamponi?

‘’Le carogne e gli stupidi sono sempre esistiti’’.

Lei cosa pensa dell’immunizzazione contro il covid?

‘’Io ho votato il regolamento 953 del 14 giugno in Europa che è stato votato al 99 per cento, dove si evince che sono contrario alle discriminazioni fra vaccinati e non vaccinati per questioni mediche o per libera scelta. Quindi io mi rifaccio al regolamento europeo, l’ho votato o lo rivoterei. Poi se in Italia e in Francia prendono altre iniziative che io non ho votato e in cui non mi rispecchio, io mi dissocio ’’.

Comunicazione pandemica fallimentare

A suo avviso Onorevole i vaccini funzionano?

‘’Si sa che sono limitati nella copertura. Poi ci sono le varianti, ma una cosa è certa: chi si vaccina può contagiare e contagiarsi. In generale posso affermare che la comunicazione sulla pandemia sia stata gestita in modo fallimentare. Credo che se avessero concertato di affrontarla male di proposito, non sarebbero arrivati a un tale livello d’inefficacia e confusione’’.

Perché sono state adottate misure così drastiche?

‘’Forse la situazione è più grave di quanto facciano trapelare. E’ solo una mia ipotesi. Altrimenti non si spiegherebbe. ‘’

E che mi dice di eventuali falsificazioni dei dati sui decessi da covid?

‘’Follow the money, seguiamo il denaro e capiremo. Se ci sono interessi economici, anche questa è un’ipotesi, affiora la risposta. A pensar male, ci si azzecca.’’

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