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Renzi a Cinecittà World, flash mob del Comitato No Corridoio

Protesta del Comitato No Corridoio contro la realizzazione dell’autostrada a pedaggio Roma-Latina

Alcuni esponenti del Comitato No Corridoio (Roma-Latina) si sono recati ieri, in occasione della visita di Matteo Renzi al Cinecittà World, il parco a tema che inaugurerà al pubblico il prossimo 24 Luglio, per portare all’attenzione delle istituzioni la loro battaglia contro la colata di cemento, con un flash mob.

“Ricordiamo che la ‘Città dei giochi del Cinema’ – dichiara Gualtiero Alunni, portavoce del Comitato, insieme agli esponenti dello stesso – si è insediata su un'area di oltre 140 ettari nel bel mezzo della Riserva naturale di Decima-Malafede, fino a Capocotta. Inoltre, la scelta logistica è stata fatta in modo scriteriato – continuano – visto che l'unica via di accesso è la Pontina con le sue file interminabili e i suoi problemi di sicurezza stradale. Candidamente, il presidente Abete ha dichiarato che si aspettano 4 milioni di visitatori all'anno. Si aggraverà ancora di più la situazione della viabilità, in assenza di strutture intermodali come la metropolitana leggera, da noi sempre richiesta, ma mai approvata da Governi e Giunte Regionali che negli anni si sono succedute. Ai poveri pendolari del lavoro e del mare, fermi dentro le lamiere arroventate, si aggiungeranno migliaia di turisti”.

Un’azione, quella del Comitato No Corridoio, finalizzata a sensibilizzare il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in particolare per la richiesta di ritirare il bando di gara dell'inutile e devastante autostrada a pedaggio Roma-Latina e a chiedere “che i piccoli e medi costruttori dell'ACER/ANCE Lazio, della FederLazio e della Lega delle Cooperative Lazio, stornino i 468 milioni a favore dell'adeguamento in sicurezza di tutta la via Pontina” – spiegano ancora gli esponenti.

“Siamo riusciti – racconta Gualtiero Alunni, portavoce del Comitato – nonostante i numerosi punti di filtraggio della Polizia Municipale e della Polizia di Stato, ad arrivare fino all'ingresso. All'arrivo del codazzo di macchine con alla testa quella di Renzi, abbiamo aperto cartelli, bandiere e striscione, ma dopo qualche slogan siamo stati circondati ‘bonariamente’ da un nugolo di forze dell'ordine e di servizio d'ordine. Con questa azione diretta, rivendichiamo il diritto della nostra comunità a resistere contro i predatori di grandi appalti e ai devastatori della nostra terra. Non smetteremo mai di cercare un confronto e farvi guadagnare dignitose vie di fuga, per questo facciamo appello a Renzi, affinché ci ripensi, prima che sia troppo tardi, con il rischio non campato per aria, che si apra anche su questa opera una questione morale” – conclude Gualtiero Alunni.

*Qui, l'intervista a Gualtiero Alunni

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