Renato Zero a 75 anni: l’OraZero di una nuova vita artistica
Più che un album, L’OraZero è un manifesto: un invito a ricominciare, a guardarsi dentro, a condividere gioie e fragilità

Renato Zero
Roma festeggia uno dei suoi figli più amati: Renato Zero compie 75 anni e lo fa a modo suo, senza nostalgia e senza retorica. Con l’album L’OraZero, presentato in anteprima al Teatro Brancaccio insieme a Giorgia Surina, l’artista segna una nuova tappa, anzi un nuovo inizio.
Renato Zero, un compleanno che guarda avanti
Il disco contiene 19 brani inediti, in cui trovano spazio poesie d’amore, riflessioni personali, inviti alla rinascita e un’attenzione speciale per i giovani, con il brano Tu meriti di più. Non manca l’eco del Renato Zero degli anni Settanta e Ottanta, quello che ha saputo rompere gli schemi e diventare voce di intere generazioni.
“È stato un viaggio durissimo e meraviglioso”
Durante la presentazione, l’artista ha ripercorso il suo percorso umano e musicale: “Errori tanti, tante delusioni. Tante le volte che sono tornato a casa affranto e ho pianto. Ma l’abbraccio del pubblico mi ripaga di tutto. È l’OraZero”.
Un messaggio che conquista: Renato invita a “vivere la vita per poterla raccontare” e a confrontarsi ogni giorno con lo specchio, per capire se si è davvero pronti al cammino che comporta.
L’OraZero Tour nei palasport italiani
Il progetto si completa con L’OraZero Tour, al via il 24 gennaio 2026 da Roma, città natale e simbolica culla della sua carriera. Le tappe toccheranno i principali palasport italiani fino ad aprile, con un calendario che segna il ritorno di Zero alla dimensione live più imponente.
La scelta dei palazzetti unisce la forza dei grandi numeri alla vicinanza con il pubblico, mantenendo l’equilibrio tra spettacolo e intimità. È un nuovo viaggio che segue il fortunato Autoritratto – I concerti evento del 2024, ma con un’identità autonoma e proiettata al futuro.
Dalla Montagnola alla maturità artistica
Dalla periferia della Montagnola, dove un giovane Renato stupiva i vicini con abiti eccentrici e provocatori, al palco del Brancaccio, il cammino è stato lungo e tutt’altro che lineare. Ma il filo rosso è rimasto intatto: dare voce agli ultimi, difendere la diversità, criticare il potere senza paura.
Oggi, con la saggezza dei 75 anni, Zero appare più elegante e misurato, ma conserva intatta la sua vena irriverente e visionaria. È lo stesso spirito che lo porta a guardare al futuro: non a caso, ha svelato il desiderio di collaborare con Ultimo, simbolo della nuova generazione musicale romana.
L’OraZero come disco manifesto
Più che un album, L’OraZero è un manifesto: un invito a ricominciare, a guardarsi dentro, a condividere gioie e fragilità. La sua forza sta nel non essere un’operazione nostalgica, ma un ponte tra memoria e presente, tra un passato che ha rivoluzionato la musica italiana e un futuro che chiede ancora di essere cantato.