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Re Mind: miglioriamo il Piano Nazionale di ripresa e resilienza

“Possiamo farlo adottando misure immobiliari in armonia con il Creato”, afferma il presidente Re Mind, Paolo Crisafi

Remind

Paolo Crisafi, Presidente Remind Filiera Immobiliare

I rappresentanti di Re Mind Filiera Immobiliare sono stati auditi il 4 febbraio 2021 dalle Commissioni Riunite Bilancio e Ambiente della Camera dei Deputati, per apportare il proprio contributo di esperienze al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Paolo Crisafi, presidente Re Mind

In rappresentanza di Re Mind Filiera Immobiliare interviene il Dott. Paolo Crisafi, accompagnato dal Vice Presidente Ing. Francesco Burrelli, dai Consiglieri Delegati Ing. Carla Cappiello , Ing. Alfredo Ingletti e dai Consiglieri Comitato dell’Abitare Ing. Marco Mari e Arch. Fabrizio Pistolesi.

Il Presidente di Re Mind Filiera Immobiliare Paolo Crisafi dà un giudizio sommario positivo del Piano Nazionale, precisando che può essere migliorato per renderlo più completo e performante. Ritiene importante che per avere maggiori risultati gli interventi da porre in essere siano effettuati con un approccio sistemico all’intero immobile e non a parte di essi. Fa presente che nel documento che viene depositato sono contenuti le principali leve della filiera immobiliare ma che l’intervento di oggi sarà focalizzato insieme ai Consiglieri Re Mind essenzialmente su un esempio noto a tutti quale il super bonus 110 %.

Il valore del superbonus 110%

Il Presidente Crisafi sottolinea altresì come sarebbe quanto mai opportuno estendere il supebonus ai settori che attualmente non possono usufruire dell’agevolazione (es. immobili strumentali, merce e patrimonio e interventi di adeguamento di impianti prendendo con particolare riguardo soluzioni per l’emergenza abitativa) e come lo stesso non dialoghi compiutamente con le altre agevolazioni già esistenti.

Il prof Crisafi segnala inoltre come l’opportunità del momento sia quella di poter attivare politiche industriali Immobiliari per uno sviluppo che metta al centro la Persona in equilibrio con il Creato, aprendo a questo approccio sistemico.

Il valore della digitalizzazione della PA

Il Vice Presidente Burrelli, in rappresentanza di Re Mind e Presidente anche ANACI (Amministratori Condomini Immobiliari), sostiene che il Piano è rilevante per la digitalizzazione, l’impatto sulla sostenibilità dell’ambiente, gli impianti e l’involucro, le misure antisismiche, l’efficientamento energetico e dell’acqua. Andrebbe visto come il Piano possa intervenire nel quadro della burocratizzazione italiana.

Sostiene l’importanza della digitalizzazione o di uno sportello dedicato, in quanto i tempi di realizzazione degli interventi sono mediamente molto alti (4-5 mesi), con il rischio di perdere il superbonus se non si arriva al 60 per cento fatto all’interno della gestione entro il 2021.

L’estensione del bonus anche per gli anni seguenti fino al 2025 potrebbe configurare un vero e proprio piano Marshall in grado di migliorare tutta la filiera immobiliare. Precisa inoltre che in questa ottica in Re Mind si sta lavorando per fornire risposte adeguate.

La semplificazione amministrativa

La Ing. Carla Cappiello (Consigliere Delegato Re Mind e Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma) ritiene che un’efficace politica di semplificazione amministrativa passi necessariamente dalla digitalizzazione della PA. Ritiene inoltre che il Piano preveda una chiara enunciazione degli obiettivi e non una altrettanto chiara indicazione di come raggiungerli. In quanto non si comprende la ripartizione dei ruoli tra Stato e Amministrazioni periferiche, quali saranno gli strumenti attuativi, quali le innovazioni.

Reputa che saranno i dettagli a fare la differenza, ma il processo va supervisionato in quanto i denari sono molti e presi in prestito dalle generazioni future.

Sostiene che si dovrebbe intervenire su tre profili: favorire l’innovazione e la trasformazione digitale nel settore pubblico, dotando la PA di infrastrutture moderne e interoperabili (accesso documentale, cloud, rigenerazione dei processi); riorganizzare il lavoro delle PA sia in termini di flussi e processi, che di risultati; ricostituire i corpi tecnici delle PA (più professionalità e un management che sia in grado di efficientare i processi); in ultimo, la codificazione delle normative di settore, tenuto conto che le materie – specie nell’edilizia – sono caratterizzate da una normativa caotica.

Utile una proroga di 2 anni per il superbonus

L’ing. Alfredo Ingletti (Consigliere Delegato Re Mind) sostiene che sugli interventi di riqualificazione del patrimonio esistente, la misura del superbonus 110 è importante in quanto diffusa sul territorio e operante su tutte le scale. Sostiene altresì che il superbonus andrebbe esteso anche al turismo (alberghi, strutture ricettive e quelle destinate all’accoglienza), perché in questo periodo possono sopportare meglio l’esecuzione dei lavori e perché possono sfruttare tale flessione per ammodernare e per essere pronte per la ripresa.

Sostiene, in fine, che sarebbe utile la proroga di tali misure almeno per altri 2 anni, per rendere più efficace la possibilità di programmare il cambiamento, vista la lunghezza delle esecuzioni.

L’Ing. Marco Mari (Consigliere Comitato Abitare Re Mind e Presidente Gbc Italia) sostiene che la crisi stia soffocando la domanda e ne risente conseguentemente l’offerta, ma esiste una seconda sofferenza importante che va intercettata, ossia la disarticolazione delle catene del valore. Reputa che se si parla di resilienza, di sostenibilità, di salubrità, il valore storico-culturale degli immobili è elevatissimo ed è un tratto tipicamente italiano, dove può esprimere un’eccellenza, modelli di leadership nell’Heritage.

Il rischio di perdere una opportunità

L’architetto Fabrizio Pistolesi, Consigliere Comitato Autori dell’Abitare Re Mind e Consigliere segretario Consiglio Nazionale Architetti, pone l’attenzione sul fatto che il superbonus 110 rappresenta una geniale intuizione e che potrebbe migliorare le condizione del nostro patrimonio edilizio risalente per quasi l’80% a epoche dove non vigevano normative tecniche specifiche (sismico, contenimento energetico, superamento delle barriere architettoniche), ma rischia di rimanere sulla carta per un eccesso di burocrazia e per una mancanza di organizzazione della PA.

Ritiene fondamentale un lavoro immediato sulla PA per consentire la semplificazione delle fasi di ottenimento degli incentivi. Si dovrebbe pensare a un progetto a lungo termine per la riqualificazione della PA (sul modello dell’Agenda di Semplificazione – 2020/2023 – di Funzione pubblica). L’architetto Pistolesi ritiene esista un’urgenza immediata di risolvere la carenza di digitalizzazione all’interno della PA, che non consente un opportuno accesso agli atti per visionare le pratiche edilizie e spera, in fine, nella proroga e nella messa a regime del superbonus.

Le Commissioni riunite ringraziano Crisafi

I rappresentanti delle Commissioni riunite ringraziano il Presidente Re Mind e chiedono al Vice Presidente Burrelli, forte della sua esperienza nei condomini in qualità di Presidente di ANACI, se è al corrente di una certa diffidenza da parte degli amministratori di condominio sulla fattibilità dell’ecobonus e se Re Mind con gli amministratori dei condomini e gli altri attori della filiera possa impegnarsi a far capire l’importanza di tale opportunità ed invogliare le persone a iniziare tali lavori. La politica continuerà a fare la sua parte ma è importante che Re Mind faccia questa azione culturale.

Al Consigliere Re Mind Pistolesi, invece chiedono se, pur ammettendo che la burocrazia sia ancora imponente, possono impegnarsi far comprendere quanto sia importante questa opportunità, in quanto dal luglio 2020 vede pochi cantieri aperti, anche vista la lunghezza dei tempi per le decisioni nei singoli condòmini.

Il Vice presidente Burrelli indica come personalmente abbia 150 assemblee convocate sul superbonus solo a Torino, tuttavia sostiene che il modello sia farraginoso in quanto l’applicazione diventa complicata quando si attua il superbonus 110 se il condominio non è nuovo (sui passaggi di classe e sui centri più grandi), specie quando il condominio è molto grande. L’Ing. Burrelli precisa inoltre che come Re Mind si sta portando avanti un accordo che vede Anaci insieme alle principali Organizzazione della Filiera e i Comuni per rendere più fattivo il Superbonus e garantire uniformità ed evitare che si creino distorsioni nella fase di congruità delle dichiarazioni.

La Consigliere Delegata Cappiello crede nella misura e stanno investendo anche in formazione, tuttavia sostiene che il problema risiede proprio nei rapporti con la PA. A tal proposito, sostiene come la procedura prevede una prima di fase di accesso a questo bonus riguardante la pre-fattibilità, che è di difficoltosa finalizzazione perché ci sono problemi di accesso agli atti (fino a 9 mesi anche dove è previsto il termine formale di 30 giorni). Non a caso ritiene di aver posto l’accento sulla digitalizzazione e sul management della PA.

Istituzioni vicine alla filiera immobiliare

Il Presidente Crisafi prende la parola per le conclusioni e fa presente che Re Mind Filiera Immobiliare mette a disposizione questi contributi di idee per andare a meglio dettagliare i temi già presenti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza inserendo in tal modo elementi che possano riattivare l’Economia secondo le buone pratiche nazionali e internazionali e con performance misurabili. Inoltre, tali idee potranno costituire programma alternativo a quelli già esistenti qualora alcuni temi fossero ritenuti non finanziabili.

Il Prof. Crisafi precisa che stante l’attuale crisi politica in corso, è importante sottoporre all’attenzione l’istituzione all’interno del futuro nuovo Governo di un Dicastero o almeno un Sottosegretariato che funga da coordinamento per la gestione ed il controllo dei fondi che saranno attribuiti alle Infrastrutture e alla Filiera Immobiliare, competenze attualmente frammentate in vari Ministeri. Re Mind è a disposizione del Parlamento e del futuro Governo per continuare a dare contributi di esperienza e competenze sulle politiche del Paese.

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