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Presunto finanziamento illecito, Alemanno rinviato a giudizio

Con lui altri 7 indagati: il processo inizierà il 5 luglio 2016

È stato rinviato a giudizio l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, per una vicenda legata a un presunto finanziamento illecito ricevuto per le elezioni regionali del 2010. Nel mirino dell’accusa ci sarebbero 30mila euro impiegati, si ipotizza, in un falso sondaggio, una manovra politica a favore della lista di Renata Polverini, poi uscita vincitrice da quella competizione elettorale.

Insieme ad Alemanno, sotto processo – che inizierà il 5 luglio 2016 – anche altri 7 imputati; Luca Ceriani, un altro degli indagati ha invece patteggiato un anno di reclusione.    

“Io non ho mai sollecitato o ricevuto alcun finanziamento illecito: quella di Accenture è una vicenda marginale di cui non potevo verificare gli adempimenti di legge, perché non riguardava una mia campagna elettorale. Infatti, il reato di finanziamento illecito deriva dalla mancata approvazione di questa dazione da parte del Cda di Accenture e dalla mancata iscrizione nel registro dei finanziamenti della campagna elettorale della Polverini” – si difende Alemanno. L’inchiesta, infatti, è stata avviata a seguito di una denuncia presentata da Accenture in merito a un giro di false fatturazioni.

“D’altra parte, per orientamento della Cassazione, il rinvio a giudizio del Gup non valuta più il merito delle accuse. Sarà il giudice monocratico a certificare la mia totale innocenza”, conclude l’ex primo cittadino della Capitale.

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