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Roma. Pontile di Ostia, aperti 2 varchi per il libero accesso al mare

Questa mattina, intorno alle 5, i funzionari di Roma Capitale all’opera in piazza dei Ravennati

Una protesta che non è andata perduta nel nulla, quella dei Radicali Roma, che qualche settimana fa denunciavano l’assurda situazione del lungomare di Ostia. Anzi, il ‘lungomuro’, l’hanno ribattezzato gli stessi Radicali, descrivendo l’impossibilità, per i romani, di accedere liberamente al loro mare. Alle proteste dei Radicali, facevano seguito anche quelle del MoVimento 5 Stelle Roma e X Muncipio.

Insomma, tanto tuonò che alla fine, stavolta – e con una licenza poetica –, spuntò il sole. Perché proprio questa mattina, intorno alle 5, è stata abbattuta una parte del Pontile di Ostia. In piazza dei Ravennati, i funzionari di Roma Capitale hanno (ri)aperto due varchi, per consentire l’accesso al mare.

Una vittoria non di poco conto, visto che qualche giorno fa il presidente di Assobalneari Roma e di FederBalneari Italia, Renato Papagni, sosteneva che il problema dell’accesso al mare non sussistesse, dal momento che “a Capocotta, Castel Porziano e per un tratto di un km e mezzo che va dal porto di Roma a piazza Scipione l’Africano sulla parte nord di Ostia le spiagge sono molto grandi e tutte libere”.

Ad annunciare l’accaduto, ci ha pensato il sindaco Ignazio Marino sul suo profilo Facebook: “Stamattina alle 5 abbiamo aperto i due varchi del pontile di Ostia per consentire il libero accesso al mare. Queste le prime foto. È un lavoro straordinario che andrà avanti nel prossimi giorni e per cui voglio ringraziare vigili, Polizia, X Municipio e tutti coloro che lo hanno reso possibile. Ora al lavoro per la messa in sicurezza del passaggio che finalmente restituisce ai romani #ilmarediroma” – si legge.

Si aggiunge anche il commento del presidente del Municipio X, Andrea Tassone: “Impegno, determinazione e tanto lavoro. Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto. Questa mattina restituzione di un diritto ai cittadini: e’ iniziata l’operazione per l’apertura dei varchi a mare al Pontile di Ostia. Ci vuole coraggio e noi andiamo avanti!” – ha scritto su Facebook.

Molti i commenti nei riguardi del sindaco Marino: tra i vari complimenti, si registra anche qualche nota meno positiva: “Non so se lei si renda conto della gravità di ciò che sta denunciando” – scrive A., commentando il post del primo cittadino – “Lei sta confermando che a Ostia, cioè in una città di mare che tocca supera ormai i 200.000 abitanti e che è divenuta una delle più grandi città italiane, l’accesso al mare non è libero. E’ una denuncia talmente grave da rasentare il surreale. Il problema è: come è stato possibile arrivare a questo punto? Chi ha consentito la requisizione delle spiagge? Come è possibile che nel corso di decenni nessuno (neanche i cittadini romani, o di Ostia) si sia ribellato alla chiusura, con muro, dell’accesso alla spiaggia e della visuale verso il mare? Chi ha queste responsabilità? Chi paga per questa assurdità? La spiaggia, bene pubblico per eccellenza, spazio democratico e aperto, è divenuta a Ostia (ma anche a Fregene…) il cortile di casa di un manipolo di imprenditori spregiudicati e ammanicati con le amministrazioni. Serve intervenire subito non per ‘aprire un varco’, ma per abbattere integralmente ogni struttura fissa di recinzione che si interponga fra i cittadini e il mare. Questa è l’UNICA soluzione da prendere in una città che voglia darsi un minimo di legalità e di senso civico. Ovviamente, sul punto, sappiamo essere una battaglia persa in partenza. Il ‘varco’ aperto verrà spacciato (come già avviene) come grande vittoria politica. A metà fra una barzelletta e una vergogna”.

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