Ponte di Nona: torna dal lavoro e trova la casa occupata da stranieri
Una famiglia dell’est aveva occupato l’alloggio cambiando velocemente anche la serratura
![Polizia locale, difesa](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2020/06/38321.jpg)
La Polizia locale di tutta Italia vorrebbe essere equiparata alle altre forze di Polizia
Anni di attesa per l'agognato alloggio popolare, aspettando in silenzio che la graduatoria scorresse, e quando finalmente viene assegnata la casa, questa viene occupata da una famiglia dell'est mentre il legittimo assegnatario si reca a lavoro. E' quanto accaduto a gennaio in un immobile di proprietà dell'Ater in zona Ponte di Nona, via Padre Damiano de Veuster, dove un uomo si è visto soffiare sotto il naso l'alloggio con tanto di cambio della serratura e atteggiamenti minacciosi dagli occupanti abusivi che gli intimavano di andarsene. L'assegnatario ha subito sporto denuncia e questa volta, grazie al tempestivo intervento della Polizia Locale, la vicenda ha avuto un lieto fine, gli abusivi sono stati sgomberati e il legittimo assegnatario è rientrato in possesso dell'alloggio. A svelare la storia tramite una nota sono stati Fabrizio Santori e Emiliano Corsi, rispettivamente dirigente regionale e capogruppo della Lega in V Municipio. "Purtroppo, però, casi simili all'interno degli stabili di proprietà dell'Ater – spiegano Santori e Corsi- sono sempre più frequenti, spesso ad opera di nomadi che approfittano degli spostamenti degli assegnatari per intrufolarsi nelle abitazioni e occuparle abusivamente. Chi abita lecitamente negli immobili dell'Ater non è più libero di andare a fare la spesa, a lavoro, in ospedale, senza il timore di trovare al rientro la serratura di casa cambiata. Uno stato di angoscia e paura- concludono- dovuto a persone senza scrupoli che usano furberie e prevaricazione per accaparrarsi un diritto che altrimenti non spetterebbe loro. Serve maggiore vigilanza e interventi immediati che tutelino i legittimi assegnatari degli alloggi, impedendo ai malintenzionati di mettere in pratica un'ingiustizia insopportabile". (Ago/ Dire)
*Foto di repertorio