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Ponte della Magliana, l’allarme crollo c’è o non c’è?

“Il viadotto della Magliana è stato sottoposto ad accurate indagini e non vi è il rischio di crolli”

Dopo la catastrofe di Genova, ci si è “accorti” che nel bel paese sono diversi i ponti e i viadotti a cui bisognerebbe dare una controllatina. E tra questi ci sarebbe anche il viadotto della Magliana.

Nei giorni scorsi, l’allarme è stato lanciato da una nota (pubblicata dall’Agenzia DIRE) del capogruppo del Pd capitolino Antongiulio Pelonzi: “Da anni si susseguono gli allarmi circa la stabilità del viadotto della Magliana progettato da Riccardo Morandi. In uno studio della facoltà di ingegneria dell’Università La Sapienza, illustrato nel gennaio scorso in un convegno, è stata nuovamente evidenziata l’urgenza di intervenire con un significativo restauro o con l’abbattimento. Non c’è più un minuto da perdere.

Il ponte che collega l’Eur all’autostrada per l’aeroporto di Fiumicino è percorso giornalmente da migliaia di autoveicoli. Un flusso di traffico incomparabile rispetto a quello del 1950 quando fu inaugurata l’infrastruttura. Il professor Remo Calzona, già allievo di Morandi, due giorni fa subito dopo la tragedia di Genova in una intervista a un quotidiano nazionale ha rinnovato allarme: ‘la struttura romana presenta da tempo gravi difetti, non è mai stata collaudata, non è stata sottoposta a prove di carico e di tensione. È un ponte fuorilegge da quando è stato aperto’.

Calzona ha inoltre dichiarato che sussistono elevate possibilità di un crollo: ‘il ponte ha superato di quasi vent’anni il termine della vita di questo tipo di strutture’. A fronte dell’elevato rischio di crolli è quindi necessario intervenire con la massima urgenza”.

I cittadini romani hanno perciò iniziato a evitare il ponte, vivendo ore di ansia e di paura. Ma oggi è arrivata la smentita, riportata dall’ANSA, da parte del preside della Facoltà di ingegneria civile e industriale de La Sapienza di Roma Antonio D'Andrea: “Il viadotto della Magliana è stato sottoposto nell'ultimo anno ad accurate indagini dal Professor Braga, docente della Sapienza in pensione, comprendendo anche le verifiche rispetto alla fatica. Hanno evidenziato alcune necessità di manutenzione, ma hanno permesso di escludere i rischi di crollo ventilati a più riprese in alcuni ambienti giornalistici, tecnici o imprenditoriali. A quanto è dato di prevedere, gli interventi di manutenzione dovrebbero passare a breve dalla fase di progetto definitivo a quella di progetto esecutivo, per poi essere messi in cantiere” ha dichiarato in una nota.

E il professore ha voluto anche fare una precisazione, vista la confusione di queste ore: Il viadotto Morandi di Roma e il viadotto della Magliana si trovano nella stessa zona della città, ma sono due opere completamente differenti, sia per la funzione svolta nella rete viaria, sia per la configurazione strutturale. Il primo è un viadotto basso in riva destra del Tevere, attualmente in gestione Anas del quale una campata di grande luce è stata progettata da Morandi con una struttura strallata. Il secondo è un viadotto a molte campate che scavalca il Tevere. Chi esce da Roma lo incontra sul suo percorso prima del viadotto Morandi. Progettato da Romolo Raffaelli su schema strutturale classico, fu costruito tra il 1930 e il 1948 ed è in gestione al Comune di Roma”.

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