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Roma, “Più presenza dei consiglieri nelle Commissioni del Municipio X”

Intervista alla consigliera Moroso (NCD): “Presenza di almeno mezz’ora, se no lavori svolti con poco criterio”

E’ stata la consigliera del Nuovo Centro Destra in Municipio X, Antonella Moroso, a proporre la modifica dell’attuale Regolamento disciplinare, proposta discussa nel Consiglio lidense, per rendere più presenti gli altri consiglieri durante lo svolgimento delle Commissioni municipali. Vediamo quindi, parlandone direttamente con lei, quali sono gli aspetti che hanno portato a generare un simile intervento, e quali esiti ha avuto alla votazione finale dentro il Consiglio.

Gentile consigliera Moroso, grazie anzitutto di dare, a noi di RomaIt, la possibilità d’intervistarla. Oggi parliamo della sua proposta per aumentare il tempo minimo di presenza dei consiglieri all’interno delle Commissioni. Ci può spiegare nel dettaglio questa modifica del Regolamento?
In Commissione Speciale Attuazione Roma Capitale, ho proposto e richiesto la modifica dell’articolo 11, comma 3 del Regolamento per disciplinare e regolamentare le presenze dei consiglieri sia all’interno delle Commissioni Permanenti e Speciali che del Consiglio. Al fine della percezione del gettone di presenza, è richiesta l’effettiva presenza del consigliere ai lavori per un periodo di, almeno, 30 minuti a decorrere dall’orario di convocazione (a mio avviso troppo poco), ma non un tempo minimo di partecipazione nel Consiglio. La delibera che ho presentato in Consiglio municipale avrebbe dovuto prevedere, tra le altre cose, l’acquisizione del diritto al compenso al consigliere che ha presenziato ad almeno due terzi della durata del Consiglio e l’aumento di 15 minuti per la presenza minima dei consiglieri in Commissione.

Quali motivi l’hanno spinta a presentare una simile revisione?
Due sono stati i motivi che mi hanno spinto a presentare la modifica del Regolamento del Municipio X: sia per una questione di rispetto delle regole, sia per dare un segnale forte alla cittadinanza sempre più lontana dalla politica. Accade, durante le Commissioni, che alcuni consiglieri appongano la firma in entrata e subito dopo lascino la Commissione percependo il gettone di presenza. Senza tener conto la mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini ospiti nelle Commissioni consiliari che si rivolgono a noi per presentare progetti, o per informarci su eventi, o ancora per trovare soluzioni ai problemi del nostro X Municipio. L’articolo 82 del TUEL (Testo Unico Enti Locali, ndr) prevede già la regolamentazione di Consigli e Commissioni. L’approvazione della delibera era semplicemente un atto dovuto, in quanto previsto dalla legge.

Questa proposta cosa ha suscitato negli altri componenti del Consiglio Municipale?
Non tutti i consiglieri sono stati particolarmente contenti quando ho presentato questa modifica del Regolamento per disciplinare e regolamentare le presenze dei consiglieri sia all’interno delle Commissioni Permanenti e Speciali che del Consiglio.

Sappiamo che tale revisione è andata al voto all’interno del Consiglio, quale esito c’è stato?
20 i consiglieri presenti in aula: 12 sono stati i voti favorevoli, 7 gli astenuti mentre 1 consigliere non ha partecipato alla votazione, allontanandosi dall’Aula. La delibera per essere approvata doveva raggiungere 13 voti favorevoli e per un voto, quindi, non è passata.

Chi si è opposto a tale revisione, secondo Lei per quale motivo l’ha fatto?
In questa votazione il Partito Democratico, partito di maggioranza, non è stato compatto: una parte ha votato a favore, l’altra si è astenuta. Per quanto riguarda invece le forze di opposizione, gli unici a non aver preso parte alla votazione, allontanandosi dall’Aula, sono stati i partiti di centro destra: Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Lei, con questa proposta, sottolinea la scarsa presenza dei consiglieri alle Commissioni territoriali. Perché, secondo il suo parere, tali tavoli vengono “snobbati”, nonostante si abbia l’occasione – con le realtà associazionistiche – di parlare dei problemi del territorio?
Reputo le Commissioni Permanenti e Speciali, senza ombra di dubbio, più importanti del Consiglio, perché è proprio all’interno delle stesse che ci si confronta per redigere documenti che verranno presentati in Consiglio per essere poi sottoposti a votazione. Non solo. Grazie alle Commissioni i consiglieri sono costantemente aggiornati sulla realtà locale.

Crede che una maggiore presenza dei consiglieri municipali nelle Commissioni, così come sul territorio, possa riavvicinare le persone a una nuova fiducia nella politica?
La militanza politica e l’impegno per la città devono partire dal rispetto delle regole. Si è persa una grande opportunità. Dal momento in cui, anche la politica locale avrebbe dovuto dare un segnale di impegno, si è deciso di non cambiare. O, quanto meno, di non modificare. Le istituzioni potevano dare un segnale forte alla cittadinanza, che è sempre più lontana dalla politica. Sono fermamente convinta che più partecipazione, coinvolgimento, confronto e disponibilità delle Istituzioni con la cittadinanza possa riavvicinare le persone alla politica nella sua accezione positiva, ovvero amministrare la polis per il bene di tutti.

Attualmente traspare come molti problemi prioritari degli abitanti del X Municipio, non vedono molto spazio all’interno del Consiglio (urbanistica, decoro e sicurezza in primis). Lei che opinione tiene a riguardo, vista anche la sua posizione istituzionale?
Mi rendo conto che viviamo in un periodo nero per chi cerca di far politica con amore e passione, a causa delle prime pagine di quotidiani che giorno dopo giorno azzerano la credibilità di politici coinvolti in situazioni che lasciano poco spazio all’immaginazione. I problemi sono tanti, la comunicazione a mio avviso scarseggia e i fondi in bilancio sono pochi. Sembrerà paradossale, ma ogni volta che in Commissione dobbiamo sottolineare la mancanza di fondi per finanziare progetti piuttosto che eventi, per me è mortificante.

Un’ultima domanda. Parliamo di progetti che il suo partito, il Nuovo Centro Destra, ha per il X Municipio nell’immediato futuro. Quali iniziative ci saranno, da parte vostra, verso i cittadini?
Essendo l’unico consigliere del Nuovo Centro Destra all’interno del X Muncipio, è più facile coordinare idee e progetti con i consiglieri di Roma Capitale. L’importante è ascoltare i cittadini per aiutarli: come quando ho occupato il Campidoglio per reperire fondi per il rischio idrogeologico. Un’altra iniziativa in corso mira a scongiurare la chiusura dello sportello antiviolenza presso l’Ospedale Grassi di Ostia, che in soli 9 mesi ha già aiutato oltre 160 donne. Lo sportello, nato con un progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e inaugurato lo scorso febbraio era attivo fino ad ottobre scorso il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13. Purtroppo i finanziamenti si sono esauriti, il personale è dimezzato e di conseguenza i giorni di apertura sono scesi a due: da dicembre potrà essere attivo un solo giorno alla settimana. Se non arrivano nuovi finanziamenti lo sportello a gennaio chiuderà. Proprio per tale motivo, in Campidoglio è stato presentato un ordine del giorno collegato alla proposta di deliberazione Assestamento di bilancio che è stato approvato. L’obiettivo è quello di far sì che lo sportello da progetto sperimentale possa diventare un servizio di Roma Capitale. La delibera dovrà essere votata dall’assemblea capitolina, ma sono fiduciosa, in quanto esponenti del Pd hanno anch’essi firmato favorevolmente il documento per scongiurare la chiusura.

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