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Pedaggio anello ferroviario, a Roma si paga per entrare in città

Approvato dalla Giunta il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano

E' stato approvato dalla Giunta capitolina il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU). L'impianto generale, realizzato dall'Assessorato alla Mobilità guidato da Guido Improta, era già pronto nel dicembre 2013, la Giunta capitolina lo aveva approvato lo scorso marzo in via preliminare.

Lo scopo del PGTU è quello di programmare la materia sul medio periodo ed è la premessa del Piano Urbano della Mobilità (PUM). ll PGTU suddivide il territorio in 6 zone che vanno da quella compresa nelle Mura Aureliane (zona 1), fino a Ostia (zona 6), passando per le aree delimitate rispettivamente dall'anello ferroviario (zona 2), dalla circonvallazione esterna (zona 3), dal GRA (zona 4) e per l'area extra GRA (zona 5).

L'obiettivo del PGTU è la riduzione del traffico privato all’interno dell’anello ferroviario. L’ingresso in esso sarà regolamentato, a partire dal 1° gennaio 2017, dal “bonus mobilità”. Nessuna certezza ancora in merito al costo del pedaggio; il provvedimento sarà sottoposto al vaglio dell'Assemblea capitolina. Gli effetti sperati da Roma Capitale consistono nella diminuzione dell'uso di automobili e nell'aumento delle persone che si sposteranno con mezzi pubblici e biciclette.

Inoltre, entro l’anello ferroviario, il piano prevede il blocco progressivo dei veicoli più inquinanti: da novembre 2015 sarà vietato l'ingresso alle auto euro 0; da novembre 2016 lo stop riguarderà invece le euro 1 a benzina e le euro 2 diesel; da novembre 2017 sarà vietato l'accesso alle euro 2 a benzina e alle euro 3 diesel.

Da cittadini romani non possiamo che constatare l'assurdità di tale iniziativa. Probabilmente Marino e la Giunta capitolina non hanno la minima idea della situazione in cui vertono i nostri mezzi pubblici. Linee Metro ancora ampiamente insufficienti a collegare la città e linee autobus fatiscenti sono ben noti invece ai romani.

Ci tocca ancora ascoltare le retoriche pro-bicicletta e mezzi pubblici da persone abituate a spostarsi di qualche centinaio di metri per arrivare in Campidoglio, magari con via dei Fori Imperiali impedita al traffico (altrui) per permettere loro una vera e propria passerella. Diventa invece tragico parlare del pedaggio a chi entra dentro l'anello ferroviario. Sembra proprio che si voglia svuotare le tasche dei cittadini ad ogni costo: un ottimo modo per aiutare in momenti di crisi. La vera crisi è avere una classe politica del genere.

"Up patriots to arms!"

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