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Patriae, tra referendum e nuova Europa

L’Associazione Patriae domani inaugurerà la sua sede capitolina

L’Associazione Patriæ , ufficialmente presentata lo scorso 18 Marzo presso la Camera dei Deputati, da domani sarà impegnata a tutti gli effetti sul territorio della Capitale. L’Associazione, che mira a catalizzatore attorno a sé tutti quegli ambienti c.d. ‘euroscettici’, si mobiliterà al fianco “dei militanti della Lega Nord, alle ore 10 in Largo Goldoni a Roma, alla presenza del segretario federale Matteo Salvini, per la raccolta firme dei quesiti referendari promossi dalla Lega Nord”.

I cinque referendum proposti dagli attivisti di Patriæ riguardano l’abolizione di: legge Merlin sulla prostituzione, riforma Fornero sulle pensioni, legge Mancino sui reati di opinione e delle norme che consentono agli immigrati di partecipare ai concorsi pubblici.

L’iniziativa di domani sarà un modo “per ribadire ancora una volta la richiesta di uscita dall'Euro e sancirà ufficialmente l'inizio di una serie di iniziative e battaglie che la nostra Associazione promuoverà unitamente alla Lega Nord a Roma, nel Lazio e nel resto dell'Italia centrale e meridionale. Vogliamo combattere contro l'eurocrazia imperante che soffoca e sovrasta la libertà dei popoli europei”  –  si legge nel comunicato di Patriæ, nuova realtà associativa che guarda ad “un’Europa delle Patrie, libere e autodeterminate”.

“Facciamo appello ai tanti amici e sostenitori che in questi giorni stanno aderendo all’Associazione, affinché accorrano a firmare i referendum, tra i quali quello per l'abrogazione della Legge Mancino (vero bavaglio alla libertà che, ad eccezione della Lega Nord, nessuno – nemmeno a destra – ha mai osato mettere in discussione) e per l’abolizione della riforma Fornero”.

Dopo la raccolta firme, dalle ore 16, Patriæ inaugurerà la nuova sede romana  di via Caroncini 2, con l’auspicio che “possa diventare un vero punto di riferimento per le migliaia di cittadini romani vessati da decenni di malapolitica, di malasanità e di finto buonismo, ridotti sul lastrico dall'Euro e depredati di sicurezza e diritti nel nome di un'assurda accoglienza che mira a distogliere le poche risorse residue a favore di quegli immigrati che arrivano convinti di trovare il ‘Paese dei Balocchi’ ”  –  conclude Patriæ, con il fare sicuro di chi ha ben chiare le proprie priorità, riassunte nello slogan che chiude il suo comunicato: “Prima i romani!”.

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