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Partecipano a Presa Diretta, 2 autisti a rischio licenziamento

Al via la campagna #iostoconilarioevalentino. L’USB occupa l’Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale

La situazione del trasporto pubblico locale è al collasso. Ma è vietato farlo sapere.

Facciamo un passo indietro: il 21 settembre, la trasmissione di Rai 3 condotta da Riccardo Iacona, Presa Diretta, dedica una puntata al trasporto pubblico in Italia. Tra gli intervistati, anche Ilario lari e Valentino Tomasone, autisti della Trotta Bus Service e sindacalisti USB. Colpevoli, secondo l’azienda di aver rilasciato “dichiarazioni inerenti il parco automezzi aziendale circolante e la relativa manutenzione delle vetture altamente lesive dell’immagine dell’azienda”. Nella lettera che la Trotta ha inviato alla redazione di Presa Diretta, inoltre, l’azienda sostiene che i due abbiano detto il “falso”, e si contesta la presenza in trasmissione senza alcuna autorizzazione da parte aziendale. Pertanto, Ilario Ilari e Valentino Tomasone, sono stati sospesi dal servizio. Una sospensione grave, che non lascia intendere nulla di buono.

Della grave situazione del trasporto pubblico romano, e in particolare del Consorzio Roma Tpl (che gestisce in appalto il 30% del servizio bus nella Capitale) ne abbiamo già parlato. Molti sono anche i lavoratori con un contratto di solidarietà, nonostante dall’USB continuino a sostenere che gli esuberi non esistono. Più volte, inoltre, gli stessi lavoratori, da noi interpellati, hanno confermato la triste situazione in cui sono costretti a lavorare. Per non parlare dei 3 autisti licenziati perché ‘rei’ di aver fermato il mezzo durante la corsa, in quanto “non in condizioni di sicurezza” – come la maggior parte dei mezzi.

Per protestare contro questi provvedimenti l’USB ha occupato la sede dell’Assessorato alla Mobilità del Comune di Roma, dato che la Trotta è una delle società facenti parte del Consorzio Roma Tpl. “Crediamo che le immagini trasmesse parlino chiaro – fa sapere Walter Sforzini dell’USB – I lavoratori non hanno rilasciato nessuna dichiarazione diversa da ciò che proprio le immagini hanno mostrato, ovvero una vettura guasta al capolinea, proprio durante l’intervento di un meccanico; un autobus che ad ogni inserimento di marcia scaricava l’aria dei servizi automezzo e rischiava di bloccare la vettura”.

“Inoltre – continua Sforzini – la risposta ad una domanda del giornalista in merito al rinnovo del parco automezzi, come previsto dal contratto di servizio stipulato con il Comune di Roma, è venuta non dalla bocca dei lavoratori, ma dal passaggio di un autobus, evidentemente molto in là con gli anni, che emetteva un intenso fumo nero dal tubo di scappamento”.

Non c’è tranquillità in casa USB, visto che la sospensione dei delegati “ potrebbe preludere al loro licenziamento” – continua Sforzini, che sottolinea come la decisione dall’azienda appaia – “come un’azione di ritorsione nei confronti della nostra organizzazione sindacale, che da anni denuncia questo tipo di mancanze alle istituzioni responsabili del servizio. Alla luce di ciò l’USB chiede l’annullamento immediato delle sanzioni nei confronti dei delegati e l’attivazione delle necessarie verifiche sulla corretta applicazione del capitolato d’appalto con il Consorzio Roma Tpl” – conclude Sforzini.

Nel frattempo, è lo stesso Riccardo Iacona, conduttore della trasmissione ‘incriminata’, ad aver lanciato un appello di solidarietà nei confronti di Ilario Ilari e Valentino Tomasone, reperibile anche sulla pagina Facebook della trasmissione. “Ci hanno detto quello che è sotto gli occhi di tutti” – sostiene Iacona, sottolineando quindi l’inopportunità della lettera inviata dalla Trotta Bus Service e della sospensione dal servizio dei due autisti. Pertanto è partita la campagna #iostoconilarioevalentino, perché – sottolinea Iacona – “il lavoro è dignità e libertà, altrimenti non è. Stiamo vicino a questi due lavoratori, perché questa storia ci riguarda tutti”.

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