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Olimpiadi Roma, Malagò “Forse qualcuno ha paura che siamo capaci”

“L’amministrazione insieme all’ANAC metta una persona di sua fiducia, incorruttibile e gli faccia gestire gli appalti che a noi non interessano”

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervistato da Francesco Febbraro e Viviana Frigino su Radio Roma Capitale (Roma, Fm 93), ha espresso il suo punto di vista sulla candidatura di Roma per l'organizzazione dei Giochi Olimpici del 2024, soprattutto dopo l'ennesimo rifiuto che la sindaca di Roma Virginia Raggi e tutti i leader del M5S hanno comunicato dal palco di Nettuno. Ecco i momenti salienti dell'intervista: "A noi sportivi il dibattito politico non interessa ma interessa il bene dello sport che è anche il bene del Paese. Abbiamo lavorato in questi anni per la candidatura di Roma, votata, per la prima volta nella nostra storia, all'unanimità, da tutto il nostro mondo e dal 90% dell'assemblea capitolina. Poi il quadro è cambiato". "Il progetto coinvolge 11 città italiane ed è un progetto low cost a zero costo per i cittadini romani, C'è la nostra disponibilità a cambiare ciò che serve per andare incontro alle richieste dell'amministrazione".
 
"Il 99% di coloro che trattano la materia non ha letto il nostro dossier che parla chiaramente di 170.000 posti di lavoro nei 7 anni e poi resteranno a lavorare, finita l'olimpiade 14.000 persone in pianta stabile. C'è una sola persona che sappia dare in questo momento un'alternativa occupazionale? Non ne ho sentito uno. Noi non chiediamo di organizzare le Olimpiadi ma di poter continuare ad avere una speranza alla quale abbiamo già lavorato per 3 anni, dire di no significa dire no non solo al sogno, magari qualcuno ha paura di scoprire che siamo capaci, che c'è un'Italia che vince, magari riusciamo anche a battere Los Angeles e Parigi e non vogliamo coglierla nemmeno questa opportunità?"
 
"Le Olimpiadi non si svolgono solo nei luoghi di gara ma nei luoghi di allenamento. Dove le nazionali si insediano diversi giorni  prima. Quindi 209 delegazioni in 209 posti  della citta dove allenarsi e tutto quello che a loro serve viene fatto a spese loro, dando lavoro e investendo soldi nei luoghi dove si alleneranno…"
 
"Sulla paura del "magna magna", il mondo dello sport non è interessato e non ha il desiderio di gestire il processo organizzativo. E diciamo proprio a coloro che hanno le perplessità: Ma voi avrete persone oneste di cui vi fidate, fatelo voi. Ci siamo rivolti per questo proprio all'autorità Anti-corruzione L'ANAC  di Cantone dicendo: semmai dovessimo vincere avrai tu tutte le carte in mano…Se tu gestisci un Paese, una Regione, un Comune ed hai tu delle perplessita, avendo tu la responsabilità della gestione, il problema è di chi ti porta una possibilità di dare occupazione o di fare qualcosa di diverso? Ma se il problema c'è non è un problema delle olimpiadi. Perché qualcosa si dovrà pure fare, una buca da riparare, un edificio da costruire. Non ho capito perché le olimpiadi sarebbero un magna magna e se facciamo un'altra opera non lo è?…"
 
"Stiamo parlando di una cosa che avviene tra otto anni. Ognuno faccia le proprie riflessioni ma non troviamo un soggetto in grado di gestire correttamente un processo di questo tipo?" "L'amministrazione insieme all'ANAC metta una persona di sua fiducia, incorruttibile e gli faccia gestire gli appalti che a noi non interessano".
 
"La candidatura ci ha già consentito di intervenire su alcuni impianti di Roma, penso ad Ostia e ora stiamo per intervenire a Corviale, quindi un'opportunità offerta alle periferie di Roma e non a Scampia, per esempio".

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