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Olimpiadi, Roma 2024: “Candidatura low cost e recupero opere”

No alle strutture inutili, attenzione all’ambiente, eventi nel raggio di 50-60 km da Roma

Olimpiadi all’insegna di una filosofia low cost, del rispetto dell’ambiente e del recupero delle opere inutilizzate. Sono questi i pilastri della candidatura di Roma in vista delle Olimpiadi del 2024 presentati dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, in audizione alla VII commissione del Senato, proprio in merito ai giochi di Roma 2024. Insieme a Malagò, presenti in Senato anche la general coordinator e il responsabile delle relazioni esterne del Comitato promotore, Claudia Bugno e Simone Perillo.

Per quanto riguarda l’area in cui prevedere gli impianti che ospiteranno le gare, Malagò ha spiegato che l’opzione di un “raggio d’azione” di 50-60 km dalla Capitale riguarda “assolutamente solo le fasi finali delle competizioni”.

3 capisaldi che sembrano aver già conquistato qualche nome della politica. “Sono d’accordo sui 3 capisaldi. Ovvero: non realizzare strutture dove non è necessario, per evitare speculazioni da parte di qualcuno, ma sfruttare quelli esistenti; prestare attenzione all’aspetto ambientalisticoper il Villaggio Olimpico e, per quanto riguarda ancora l’aspetto dell’impiantistica, usare la parte della Fiera di Roma; cercare di fare eventi in un raggio di 50-60 km da Roma”. A parlare è la senatrice dem, nonché campionessa olimpionica, Josefa Idem, interpellata a margine dell’audizione in Senato.

Ma ce la farà Roma? È positiva Josefa Idem: “Io sono sempre stata una grande sostenitrice” della candidatura “anche in passato, figuriamoci ora che si vedono timidi segnali di ripresa e il Cio ha dato nuove regole”. Ma è comunque meglio rimanere con i piedi per terra: “Bisogna aspettare – ha concluso la senatrice – perché la candidatura vera e propria deve essere ancora concretizzata”.

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