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Roma. No all’interruzione dei servizi erogati dalla Comunità Giovanile

Volontari e operatori in segno di “protesta” sotto la sede dell’Assessorato alla Famiglia

Sono giorni pieni di tensione, questi, per la Comunità Giovanile, che dal 2012, tramite un bando pubblico, gestisce i servizi erogati all’interno del Casale sito in via di Grotta Perfetta 610.

Dopo aver cercato invano risposte dalla pubblica amministrazione riguardo il futuro più prossimo dello stabile, degli operatori e degli utenti dei servizi, i primi di marzo è arrivato l’ordine di riconsegnare le chiavi, visto che i 21 mesi del bando con finanziamento erano scaduti, pur essendo prevista la possibilità di un rinnovo per altri 21 mesi, senza finanziamenti.

Come già spiegato ieri, al momento la Comunità continua a prestare i servizi, gratuitamente e in forma volontaristica: gli operatori non vogliono riconsegnare le chiavi finché non sarà indetto, e successivamente assegnato, un bando pubblico – al quale parteciperanno – che sia a tutti gli effetti aperto alle Associazioni dei cittadini. Solo quando questo processo democratico sarà concluso, allora gli operatori consegneranno le chiavi ai legittimi affidatari. Nel frattempo, però, non permetteranno che lo stabile venga, nuovamente, abbandonato e lasciato in balìa di se stesso e dell’incuria.

Per questo, alcuni dei volontari della Comunità Giovanile, si trovano ora sotto la sede dell’Assessorato alla Famiglia, in attesa dell’incontro pubblico che si terrà oggi pomeriggio, a partire dalle ore 17.
Gli operatori e i volontari hanno portato con sé il testo della lettera indirizzata a: assessore Alessandra Cattoi, dell’Assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità; Direttore Mariarosa Turchi e Dirigente Patrizia Piombini, del Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici; on. Rita Cutini, Assessore al Sostegno Sociale e Sussidiarietà; presidente Valeria Baglio e vicepresidente Gianluigi De Palo, XI CCP.

Nel testo della lettera, avente ad oggetto “Proposta di prosecuzione gratuita delle attività presso sede Comunale denominata ‘Casale Rosa’ sito in via di Grotta Perfetta 610”, si legge che da 2 anni la Comunità offre e presta servizi ai residenti e ai cittadini, essendo divenuta, proprio in virtù di un lavoro lungo 2 anni, un punto di riferimento per la comunità. “Prima del termine del servizio – si legge ancora – è stata inviata una lettera ai Vostri Uffici dell’Assessorato alle Scuole di Roma Capitale, in cui si chiedevano chiarimenti sulle sorti del Casale, a sostegno del quale sono state raccolte spontaneamente 400 firme”.

“Non ci interessa – scrivono – determinare il futuro del Casale, la competenza è di Roma Capitale, ma non si può prescindere dal lavoro svolto e maturato in questi anni. Non siamo stati invitati – precisano – a tavoli di controllo, né a momenti di progettazione delle future attività, e questo ci dispiace, perché riteniamo che nessuno meglio di noi possa dare suggerimenti ed indicazioni a riguardo”.

“Quello che auspichiamo – continuano – è che la finalità della struttura rimanga aderente all’aggregazione giovanile ed ai servizi per la prevenzione al disagio e che ciò possa avvenire tramite bando pubblico di gara, unico strumento per garantire un’assegnazione democratica e meritocratica”.

La lettera si chiude con l’invito ad accettare, fino ad assegnazione del bando, la prosecuzione gratuita e volontaristica dei servizi, per evitare dispersione degli utenti e interruzione del servizio erogato agli stessi.

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