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La conferma della Nazionale: 2 su 2 e qualificazione agli ottavi, Locatelli stellare

L’Italia di Mancini annienta la Svizzera con un’altra prestazione convincente da ogni punto di vista, unica nota dolente l’infortunio di Chiellini

Nazionale EURO 2020 Italia Svizzera

Altro giro, altra vittoria, altro 3-0 della Nazionale a EURO 2020. Gli azzurri replicano nella prestazione e nel punteggio lo splendido esordio contro la Turchia e sono qualificati agli ottavi di finale con una partita d’anticipo.

Per la Nazionale altri 90 minuti di qualità e quantità

Venerdì scorso, con il dominio nel gioco e nei numeri, c’era il dubbio se l’Italia fosse stata troppo bella oppure la Turchia troppo brutta e rinunciataria. La partita di stasera, contro un avversario dalla caratura superiore (13° nel ranking FIFA) ha confermato più la prima che la seconda ipotesi. La nostra Nazionale gioca bene e fa giocare male.

Va detto che, nei numeri e non solo, la Svizzera ha dimostrato di avere qualcosa in più rispetto alla Turchia. Il baricentro della squadra non era schiacciato negli ultimi 30 metri ed il possesso palla è stato anche favorevole ai rossocrociati, seppur di misura (51%-49%). Ma le danze sono state “menate” anche stavolta dalla squadra di Mancini, già pericolosa nei primi 10 minuti e passata virtualmente in vantaggio al minuto 19 con il tap in di Chiellini dopo aver tentato il colpo di testa. Gol giustamente annullato per un tocco di mano del capitano azzurro ma dopo 7 minuti il vantaggio si concretizza grazie all’accoppiata del Sassuolo Berardi-Locatelli. Un’azione che affonda in area avversaria grazie a spazi creatisi già nella prima frazione, cosa mai concessa dai turchi.

Anche la sgroppata di Spinazzola a campo aperto al 37’ è figlia di un atteggiamento svizzero più garibaldino, ma alla prova dei fatti ugualmente inconcludente. Solo dopo il raddoppio azzurro, tra il 60’ ed il 70’, la squadra del ct Petkovic ha profuso il massimo sforzo nella metà campo azzurra. Il risultato è stato un tiro alto (di Shaqiri) e la grande occasione avuta da Zuber. Nell’occasione Donnarumma ha risposto presente alla sua prima vera parata di questi Europei.

10 minuti di orgoglio svizzero in fiume in piena azzurro, un moto costante che si concretizza fino alla fine ed il tris di Immobile ne è l’emblema. Il lancio dalla trequarti di Cristante per Di Lorenzo intercettato, la Svizzera che prova a ripartire, Toloi che in uscita anticipa Gavranovic, palla ad Immobile che da fuori la mette all’angolino sinistro. Minuto 89, 3 a 0 e Svizzera al tappeto. Un’altra prestazione di qualità e quantità per una squadra – con dei giocatori – così in fiducia che ha trovato un’altra arma nel proprio arsenale, il tiro dai 20 metri.

L’esplosione definitiva di Manuel Locatelli

In questa prova corale però è evidente come sia stata la serata della consacrazione di Manuel Locatelli, premiato non a caso “Star of the Match” con la doppietta che ha sbloccato la partita. Il giusto riconoscimento di una partita sontuosa nell’arco degli 87 minuti in campo, non solo nei due gol fatti. La dimostrazione che oramai il classe ’98 è un centrocampista maturato e completo.

Nell’occasione del vantaggio al 26’ apre e chiude l’azione tutta Made in Sassuolo grazie alla partecipazione di Berardi. Prima la palla al volo nello spazio a lanciare il compagno, che da destra punta, si accentra e poi va sull’esterno (azione già vista venerdì scorso) per aspettare il suo puntuale inserimento. Il raddoppio al 52’ mostra invece anche il suo tiro da fuori. Un collo pieno di sinistro dalla lunetta dell’area senza pensarci due volte su appoggio di Barella.

Una storia che forse, senza la pandemia, non sarebbe stata raccontata, perché un anno fa Locatelli non aveva una maglia in Nazionale. Il giusto premio a una stagione straordinaria col Sassuolo cominciata dalla fiducia che gli ha concesso lo stesso Mancini a settembre scorso contro l’Olanda, ripagata da una prestazione con l’atteggiamento da veterano. Lui, che in teoria sta sostituendo il convalescente Verratti, sta sfruttando al meglio l’occasione e dimostra anche la profondità della rosa azzurra.

La nota dolente: l’infermeria non si svuota

In un’altra serata magica, c’è tuttavia una piccola macchia e non è rappresentata dal tiro in porta subito. Si tratta dell’infortunio di Chiellini, che al 19’ subisce oltre al danno la beffa: dal possibile gol all’annullamento fino alla sostituzione per un risentimento all’adduttore. Anche qui l’ulteriore dimostrazione della profondità della rosa della Nazionale, visto che Acerbi non lo ha fatto rimpiangere. Tuttavia è evidente come il capitano azzurro abbia avuto troppi acciacchi in questa stagione.

In più l’infermeria non si svuota, considerando l’infortunio nella prima partita di Florenzi ed il recupero atteso di Verratti – al netto delle defezioni di Sensi e Pellegrini prima dell’esordio. Con la qualificazione in tasca, contro il Galles bisognerà fare un’attenta gestione degli uomini e delle energie (pur tenendo a mente l’obiettivo del primo posto del girone) per arrivare al clou della fase ad eliminazione diretta con tutti gli effettivi abili e arruolabili. A Roberto Mancini, a cui vanno fatti solo dei complimenti per aver preparato alla perfezione queste prime due partite, la gestione di questa fase delicata. Siamo partiti col piede giusto, ma siamo solo all’inizio.

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