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Natale sicuro a Roma, Serra: “Prevenire attentati è impossibile”

Achille Serra: “Ancora una volta sento che di sicurezza si parla solo dopo un attentato o sono vicine le elezioni, ma sarebbe necessario parlarne sempre”

L’ex prefetto della Capitale Achille Serra è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale all’interno della trasmissione “Roma ogni giorno”, condotta da Francesco Vergovich, per parlare del tema sicurezza a Roma, dopo  il grave attentato in Germania: "Ancora una volta sento che di sicurezza si parla solo quando avvengono attentati o sono vicine le elezioni, ma sarebbe necessario parlarne sempre. Un attentato, con il modus operandi che ha scelto l’Isis, è praticamente impossibile da prevenire, anche perché è anomalo come operano rispetto a quello che facevano Brigate Rosse o Nere del tempo passato. È un modo di operare completamente diverso. È giusto che i governi prendano iniziative mettendo in strada forze dell’ordine per rassicurare la gente, ma difficilmente può servire a prevenire attentati di questo genere. Non c’è purtroppo coordinamento tra servizi di intelligence dei diversi paesi, perché ognuno continua a guardare il proprio orticello. All’epoca di Veltroni calcolammo che gli obiettivi a rischio erano circa 5.000. Il primo baluardo deve essere il cittadino. Senza toglierci la serenità, ma un minimo di attenzione è necessario".

Troppo garantismo? "Attualmente lo definisco un buonismo da quattro soldi, basta pensare alla storia dell’attentatore tunisino, ben conosciuto per quello che aveva già fatto. È necessario rivedere certe norme, con maggiore rigore. La richiesta di asilo ad esempio va definita in un mese e non in un anno e mezzo. Senza andare alla demagogia del “li rimandiamo a casa loro”, ma qualcosa di più restrittivo è necessario".

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