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Municipio III, ripristino decoro urbano: maggioranza dice ‘no’

"Gli ultimi cinque anni hanno visto sorgere una serie infinita di impianti pubblicitari su tutte le vie principali, le piazza e i luoghi di passaggio della città. Nel nostro territorio le aree verdi sono state disseminate e invase da ogni sorta, spesso con sanatorie per quelli precedentemente abusivi e in attesa di rimozione” – così recitava il programma amministrativo del presidente del Municipio III, Paolo Emilio Marchionne, al punto 1.6.
“E' necessario – continuava – operare un piano regolatore dell'impiantistica pubblicitaria, con la rimozione, se possibile, o la scientifica ricollocazione di tutti gli impianti infelicemente piantati su aree verdi, creando inquinamento visivo e in qualche caso, pericolo”.
È passato quasi un anno dalle elezioni amministrative capitoline, e durante la seduta consiliare del 26 marzo 2014, la maggioranza del III Municipio bocciava l’atto, a firma del MoVimento 5 Stelle, che chiedeva la verifica dei cartelloni pubblicitari privati presenti sul territorio.
Ne danno comunicazione i consiglieri a 5 Stelle, Simone Proietti e Massimo Moretti (capogruppo) che spiegano: “Il motivo? Essendo il 90-95% dei cartelloni in regola, l'atto risulta, secondo l'assessore competente, inutile. Da ciò deduciamo che la presenza di un 5-10% di cartelloni illegali non costituisce un problema per i consiglieri della maggioranza”.
Secondo Moretti e Proietti, “il ‘no’ secco della maggioranza, oltre ad essere in contraddizione con i bei propositi del programma elettorale, è in contraddizione con quanto avvenuto dalle forze politiche di cui è espressione negli altri Municipi. Nel IV e nel XV Municipio la stessa risoluzione, presentata anche da PD e SEL, è passata”.
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