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Movimenti per la Casa, occupazioni in tutto il Munciipio VIII di Roma

Giornata movimentata a Roma. I Movimenti per la Casa, hanno promosso “un’imponente giornata di mobilitazione”

Giornata movimentata a Roma. I Movimenti per il diritto all’abitare, hanno promosso “un’imponente giornata di mobilitazione”, come la definiscono in un comunicato. Occupazioni ovunque: “In corso numerose iniziative, azioni e riappropriazioni di stabili abbandonati”, comunicano. Presi il “Palazzone a vetri” di via Cristoforo Colombo, l’area antistante la Presidenza della Regione Lazio, sempre in via Cristoforo Colombo, gli uffici dell’ex IPAB Istituto Romano San Michele in piazzale Tosti. Tutti questi edifici sono collocati sul territorio del Municipio VIII.

Nel mirino dei Movimenti, “la gestione delle emergenze” che, secondo gli attivisti è “più remunerativa per chi vuole sfruttare il disagio sociale di chi non ha un alloggio o non se lo può permettere”. “Da tempo – continuano gli attivisti – i Movimenti per il diritto all’abitare stanno lottando contro il malaffare, la compravendita di alloggi e voti, gli sfratti, i pignoramenti e gli sgomberi. Soprattutto contro la rendita e i grandi costruttori che hanno realizzato migliaia di alloggi rimasti vuoti e invenduti, che hanno edificato mostri come il palazzo a vetri di via Cristoforo Colombo/angolo via di Tormarancia parzialmente occupato da Confcommercio e circondato da strutture in rovina mai utilizzate. Per non parlare del manufatto in completo degrado in via Giustiniano Imperatore, come delle spropositate cubature che si vuole far piovere sull’area della ex Fiera di Roma per realizzare commerciale ed alloggi privati”.

Tutti stabili che sono ormai dei “relitti urbani abbandonati spesso al degrado e alla devastazione”. Eppure, denunciano i Movimenti, “si continua con la gestione dell’emergenza, con i centri abitativi temporanei, con i residence (si chiudono vecchi rapporti e se ne aprono di nuovi), con i centri di accoglienza/lager. Senza nessun progetto strutturato si va avanti con sgomberi di occupazioni antiche di oltre dieci anni e di alloggi popolari. In nome di una legalità spicciola si calpestano diritti primari come quello ad un tetto, alla residenza, all’acqua e all’energia”.

Ciò che i Movimenti denunciano è anche che “da un anno e mezzo è stata approvata dalla giunta una delibera regionale sull’emergenza abitativa, strappata con le lotte dei Movimenti, che ha disponibilità economiche per duecento milioni e che ha definito chiaramente i soggetti destinatari dell’intervento, nonché le strutture soprattutto pubbliche da utilizzare per realizzare oltre 1200 alloggi popolari di edilizia sovvenzionata. Recuperando edifici e senza consumare nuovo suolo. Il paradosso è che questa delibera c’è ma non si muove! Come non si muove il progetto di recupero dell’ex IPAB San Michele a Tormarancia anch’esso finanziato e tuttora chiuso in un cassetto. Nel frattempo si vendono all’asta patrimonio comunale di pregio e i palazzi della cultura di Eur Spa. Per finanziare il diritto alla casa? No di certo. I soldi ricavati dalla vendita di questi edifici andranno al completamento della Nuvola di Fuksas e per la gestione del Giubileo”.

“Da oggi la nostra mobilitazione sarà permanente e non farà un passo indietro”, annunciano infine gli attivisti.

Di “occupazione selvaggia”, parlano invece Andrea De Priamo, portavoce FDI-AN Roma, Fabio Roscani e Natascia Piarulli portavoce e membro della Costituente FDI-AN del Municipio VIII . “I sedicenti movimenti per la casa hanno occupato il Centro Direzionale di Piazza dei Navigatori e l’Istituto San Michele a Tor Marancia. Come sempre il Municipio VIII ormai meglio conosciuto come ‘Okkupopoli’, è terreno fertile per questi professionisti delle occupazioni che trovano nel presidente Catarci il loro più fiero alleato. Roma ormai a tratti sembra il far west, mentre il sindaco Marino si diverte all’estero, i cittadini romani sono ostaggio di extracomunitari e professionisti delle occupazioni”, denunciano i tre.

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