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Motogp Valencia, Vale Rossi non ce la fa contro Superlorenzo

Avremmo voluto raccontare di una giornata di sport, ma la gara che conta, mai come questa volta, è quella iniziata subito dopo la gara in pista

Ultimo atto di quella che sarà archiviata come la stagione dei "veleni", dei sospetti, e delle scorrettezze in pista e fuori, prende il via con Jorge Lorenzo che scatta dalla pole incredibile fatta sabato, stracciando il record della pista e Valentino Rossi dall'ultimo posto in griglia a seguito della penalizzazione del dopo Sepang. A dividerli i sette punti in classifica a favore del "Dottore". Parte a razzo lo spagnolo, seguito come un ombra dalle due Honda di Marc Marquez e Daniel Pedrosa. Rossi scatta bene e già alla prima staccata inizia la sua rimonta come da pronostico, supera avversari su avversari: troppo diverse le prestazioni della sua Yamaha rispetto alle altre moto delle retrovie. Al secondo giro Iannone è fuori per una brutta caduta, senza conseguenze per il pilota. Così mentre Lorenzo continua a martellare giro su giro sul passo dell'1'31 basso, con Marc Marquez che lo segue come un ombra a mezzo secondo, seguito da Pedrosa, Valentino prosegue a recuperare posizioni. La gara si sviluppa così con Lorenzo davanti, giro dopo giro, che non cala il ritmo e Marquez che non sembra averne per provare un attacco. Pedrosa nel frattempo perde terreno. La guida del Maiorchino è impeccabile, dipinge traiettorie pulitissime senza mai una sbavatura o un cedimento: se deve dimostrare di meritare il Titolo lo sta facendo nel modo migliore.

Rossi come era prevedibile raggiunge il quarto posto senza troppe apprensioni, grazie al suo talento, al suo pacchetto e a tanti avversari che si fanno praticamente da parte, Petrucci su tutti. Con il clima infuocato di questi giorni nessuno rischierebbe nemmeno mezzo contatto con la carena del Quarantasei che a quel punto ha dieci secondi da Pedrosa, e quasi mezza gara da disputare. Ma il gap con lo spagnolo aumenta, Pedrosa infatti apparso in leggera difficoltà a seguire il duo di testa a meno sei giri dalla fine si mette a macinare tempi fantastici e si riporta su Marquez, che a sua volta è a mezzo secondo da Lorenzo e quando siamo a meno due giri alla fine porta l'attacco al compagno di squadra, lo supera ma va leggermente lungo ed è in quel momento che si  decide definitivamente la gara. Con Marquez che riprende la seconda posizione e Lorenzo che chiude in testa dall'inizio alla fine un week end di gara in cui segna vittoria, pole e giro veloce.

Il titolo di Campione del Mondo classe Motogp 2015 è suo, e con questo fanno cinque. Eppure la macchina delle polemiche continua come e più di prima. Non esiste cavalleria verso il vincitore, come se avesse "rubato la marmellata" di qualcun altro. Non ha importanza che nel dopo gara Marquez dichiari di essere stato sempre al limite e di non essere mai riuscito ad attaccare Lorenzo, che l'unico momento in cui ne avrebbe avuto la possibilità questa è stata frustrata dal sorpasso subito da Pedrosa. Così come non conta il suo rammarico per non  essere riuscito a vincere. Non ha importanza la stagione fatta dal "99" e la gara mostruosa di oggi con la quale Lorenzo si è laureato Campione del Mondo. Sembra che quello che contino siano le dichiarazioni al vetriolo e le "verità" di Rossi giunto quarto. Che parlano di " biscotto" degli spagnoli e di una Honda con un pilota che ha corso contro di "lei" per favorire un' altra casa… Valentino ne ha per tutti, si dichiara "vittima predestinata" di un gioco che aveva già deciso la sua sconfitta. Che sarebbe stato bello se avesse potuto correre ad armi pari oggi.

Ma la  gara è stata questa, non è colpa di Lorenzo se Rossi è partito dall'ultima casella. Se mai ci si dovrebbe interrogare su come mai la Direzione Gara abbia ritardato così tanto la sua decisione, evitando di penalizzare Il "Quarantasei" direttamente in pista, mantenendo di fatto i 16 punti di quel terzo posto a Valentino… Ci colpisce uno scambio di battute tra Rossi e il Boss del Motomondiale, lo spagnolo Carmelo Ezpeleta, carpito da Sky. Valentino gli dice : " Te lo avevo detto, giovedì, che andava così…si o no? Eh? Dopo vieni nel motorhome che dobbiamo parlare…" Detto ad uno che non ha mai fatto mistero di quanto sia "utile" Valentino al "sistema", di  quanto "Rossi sia un patrimonio Dorna " e che questo è un business che "finisce prima della gara e ricomincia subito dopo", qualche domanda ce la fa porre.

Vero è  che l'industria "Rossi" movimenta più interessi di tutti gli altri in griglia messi insieme. Ma continuare a puntare tutto su un solo "investimento" mediatico dopo le polemiche di questi giorni, potrebbe per la prima volta creare un boomerang senza precedenti. Ci attendiamo sviluppi a catena, le dichiarazioni del dopo gara questa volta sono state troppo pesanti. Peccato, avremmo voluto solo raccontare di una giornata di sport, ma forse la "gara che conta" mai come questa volta è quella che inizia subito dopo quella combattuta in pista…

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