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Molise, l’avviso di garanzia al commissario Giustini non è una condanna

“Per coprire gli errori di qualcuno, l’ex Commissario del Molise Giustini deve fare da parafulmine? Senza avere alcuna colpa…”

ngelo Giustini, ex Commissario Sanità Molise

Angelo Giustini, ex Commissario Sanità Molise

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di precisazione dal nostro lettore Dott. Alberico Giustini, medicina d’urgenza dell’Ospedale di Tivoli.

“In merito alla  situazione sanitaria del  Molise e all’avviso di garanzia ricevuto dal Commissario ad Acta Angelo Giustini preciso quanto segue:

1) Il giornale “la Repubblica” con articolo pubblicato il 13.3.2021 (sabato) dal titolo “Il commissario Giustini, il “Cotticelli” del Molise: “Voleva un lazzaretto e ha reso la regione più vulnerabile al Covid”, a firma di Fabio Tonacci. Accosta, senza conoscere la documentazione agli atti, che invece comprovano il contrario, il caso Molise (Giustini) al caso Calabria (Cotticelli), evidenziando che la nomina di Giustini è stata indicata dalla Lega di Salvini.

Come una sentenza senza giudizio

In questo articolo che sa di attacco politico/mediatico, si nota, appunto, la mancanza di imparzialità nei confronti di una situazione iniziale e per cui ancora dubbia. Senza una sentenza e priva di qualsiasi accertamento definitivo sui  fatti. Soprattutto perché i fatti e l’accostamento fatto dal quotidiano “la Repubblica” (“Giustini, il Cotticelli del Molise“) da come si può leggere nella lettera delle dimissioni inviata dal Commissario ad Acta, sono nettamente diversi, nei fatti e luoghi. E giuridicamente regolati con Decreti diversi tra loro (nonostante lo stesso Giustini abbia più volte chiesto, per il bene del popolo molisano, l’attuazione del decreto Calabria anche per il Molise, per avere parte della stessa disponibilità di uomini, mezzi e risorse. Disponibilità mai concessa dal Ministero).

Ragion per cui l’articolo ha voluto fare tutt’altro che evidenziare condotte a danno del Molise ma addirittura mirando persone e partito senza conoscere gli atti. Basandosi su un avviso di garanzia di natura (come da codice di procedura penale) solo di conoscenza dei fatti tramite una semplice indagine in corso. Fatto gravissimo, pubblicare un articolo con conclusioni definitive al pubblico, quando conclusioni non sono, ma inequivocabilmente sono accertamenti.

Un ammanco di 109 milioni di euro

Tutto ciò ha il sapore di un colpo basso nei confronti di un Servitore dello Stato che ha fatto solo emergere un ammanco in quella regione di ben 109 milioni negli ultimi 15 anni.

2) Precisazione importante è nei fatti più volte esposti/comunicati a tutte le Autorità da parte del Generale Giustini. Fatti non riportati nel quotidiano la Repubblica e non solo. Delibere e comunicazioni ufficiali di richieste per  aprire l’Ospedale di Larino (invece ora la Procura lo accusa di non averlo fatto) e Centri Covid. Richieste e autorizzazioni più volte negate e bypassate con diverse soluzioni che nel tempo hanno dimostrato un fallimento. Una di questa sarebbe la soluzione del Commissario Arcuri che invece di autorizzare il centro Covid di Larino gli ha mandato le tende da ospedale da campo (sono atti pubblici che confermano tutto).

E ora per coprire gli errori di qualcuno, l’ex Commissario del Molise Giustini deve fare da parafulmine? Senza avere alcuna colpa per quello che sarebbe accaduto”.

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