Metro C, l’apertura di Colosseo cambia la rete romana: la terza linea entra davvero nel sistema metropolitano
Con l’attivazione dell’interscambio con la linea B, la Metro C compie un salto di qualità. Avanzano i lavori a piazza Venezia e cambiano percorsi e fermate dei bus

Metro C, stazione Colosseo
L’apertura della stazione Metro Colosseo/Fori Imperiali rappresenta uno snodo per la linea C della metropolitana di Roma, perché, per la prima volta la terza linea potrà contare su un collegamento diretto con un’altra linea, la B, senza interruzioni o passaggi all’esterno dei tornelli. Un cambiamento atteso da anni, che permette alla Metro C di entrare finalmente nella rete metropolitana cittadina non solo sul piano geografico, ma anche su quello funzionale.
La linea Metro C di Roma
Fino ad oggi la linea C ha convissuto con un’anomalia difficile da spiegare a chi non frequenta quotidianamente il trasporto pubblico: dal punto di vista tariffario è trattata come una linea bus e questo significa che il titolo di viaggio consente spostamenti illimitati entro i 100 minuti, senza le regole tipiche della metropolitana. Una condizione nata nel 2018, al momento dell’apertura della stazione di San Giovanni, quando la mancanza del collegamento diretto con la linea A rese necessario permettere ai passeggeri di uscire e rientrare dai tornelli senza costi aggiuntivi.
Questa soluzione, pensata come provvisoria, è rimasta in vigore per otto anni. La conformazione del nodo di San Giovanni, separato da un diaframma tagliafuoco in attesa di un adeguamento antincendio della linea A, ha bloccato ogni tentativo di introdurre uno scambio più lineare.
La Metropolitana non è un bus
E da qui nasce il paradosso della “metropolitana trattata come autobus”, più volte segnalato dagli utenti e dagli stessi tecnici.
Colosseo/Fori Imperiali segna quindi un punto di svolta. L’interscambio con la linea B sarà interno, immediato, senza necessità di uscire all’esterno né di validare nuovamente il biglietto. La connessione avviene tramite un corridoio sotterraneo realizzato direttamente all’interno della stazione, integrato nel complesso dei Fori Imperiali. Questa novità apre la possibilità di rivedere il sistema tariffario della C, che potrà finalmente essere trattata come le altre metropolitane romane.
La nuova stazione avrà anche un ruolo indiretto ma importante per il nodo di San Giovanni. Per completare gli adeguamenti antincendio della linea A servirà una chiusura temporanea della stazione, oggi difficilmente gestibile.
L’interscambio alla stazione Metro Colosseo
L’attivazione dell’interscambio a Colosseo renderà più semplice distribuire i flussi dei passeggeri e programmare i lavori con un impatto più contenuto. Una volta completati gli adeguamenti, il diaframma potrà essere rimosso e l’interscambio diretto A–C potrà finalmente entrare in funzione.
Intanto la linea C continua ad avanzare verso il centro storico. A piazza Venezia il cantiere ha cambiato volto con il passaggio alla macrofase 2, avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 novembre. Questa fase ha comportato una modifica della viabilità: il traffico è stato spostato sotto palazzo Venezia, mentre il cantiere è stato ricollocato sotto il palazzo delle Assicurazioni Generali. Si tratta di una configurazione che rimarrà in vigore per diversi anni, almeno fino al 2031, salvo interventi correttivi.
Microfasi
La macrofase 2 permette di completare lo scavo verticale della futura stazione e di collocare il solaio provvisorio, realizzato con travi prefabbricate TRMP, strutture reticolari che consentono di mantenere la circolazione veicolare al di sopra dell’area di cantiere. Una volta ultimati i muri perimetrali, inizierà lo scavo archeologico fino a una profondità di circa 15 metri, prima di lasciare spazio alla fase successiva.
La macrofase 3, che durerà diversi anni, prevede lo scavo top-down: in pratica, la stazione viene costruita dall’alto verso il basso, gettando i solai intermedi man mano che si procede nello scavo. Da una grande apertura nel solaio entreranno macchinari e ruspe, chiamati a rimuovere il terreno stratificato sotto la piazza. Sarà in questo periodo che verranno recuperate le talpe meccaniche Shira e Filippa, ferme dal 2019, insieme alle nuove TBM che partiranno nel 2026 dalla Farnesina.
Modifiche alla viabilità
Le modifiche alla viabilità si riflettono inevitabilmente anche sul trasporto pubblico di superficie. Dal 17 novembre entrano in vigore ulteriori variazioni ai percorsi delle linee 119, 190F, 46, 60, 80 e 916/916F, che dovranno adattarsi al nuovo assetto della piazza. Molti percorsi prevedono svolte obbligate verso piazza San Marco o piazza Venezia, così da liberare l’area interessata dai lavori.
Resta invece irrisolto il nodo dei musei previsti nelle stazioni Porta Metronia e Colosseo, il cui allestimento è finito al centro di una disputa tra la Sovrintendenza Capitolina e la Soprintendenza del Ministero della Cultura. Le due istituzioni rivendicano competenze diverse sulla gestione degli spazi espositivi, bloccando di fatto la trasmissione dei documenti necessari al consorzio Metro C spa per completare l’iter. Le stazioni apriranno comunque al pubblico, ma il rischio è che i musei non siano pronti per il debutto di dicembre.
L’apertura di Colosseo è un passaggio storico non solo per la linea C, ma per l’intero sistema del trasporto romano. Con l’arrivo del primo vero interscambio e l’avanzamento dei grandi cantieri del centro, la città compie un passo notevole verso una rete più moderna e integrata, mentre rimangono sul tavolo alcune criticità che richiederanno ancora tempo e decisioni chiare.
Per tutte le novità e gli aggiornamenti sul trasporto pubblico di Roma, segui Odissea Quotidiana e rimani informato sulle evoluzioni della mobilità cittadina.
Andrea Castano – Odissea Quotidiana
