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Roma perde posizioni nella qualità della vita: cosa si dice davvero nelle strade

Roma scende nella qualità della vita 2025 del report ItaliaOggi. Un racconto dal punto di vista dei cittadini che vivono ogni giorno la città

Roma, via dei Fori Imperiali

Roma, via dei Fori Imperiali

Roma arretra di cinque posizioni nella nuova classifica sulla qualità della vita 2025. Il report di ItaliaOggi, Ital Communications e Sapienza racconta una Capitale che fatica a mantenere il passo con altri territori italiani. La città scende al 29º posto, pur mostrando una crescita nel reddito. Nelle strade, sui mezzi pubblici, negli uffici e nei mercati, la notizia non arriva come una sorpresa. Chi vive quotidianamente Roma percepisce limiti e potenzialità del territorio, e i numeri dello studio sembrano confermare ciò che molti osservano ogni giorno.

Dal 24º al 29º posto: una discesa che segue la vita reale

L’arretramento non appare drastico, ma riflette una certa stanchezza del tessuto urbano. Nel settore Affari e lavoro la città scivola dal 63º al 69º posto, raccontando un mercato non sempre semplice per imprese e lavoratori. Anche l’ambiente vede un peggioramento, con un passaggio dal 71º al 74º posto. In alcuni quartieri la qualità dell’aria rimane un nodo ricorrente, così come la gestione dei rifiuti. La sicurezza è uno degli elementi che preoccupa maggiormente i cittadini. Il 104º posto nel settore Reati e sicurezza non sorprende chi vive in zone dove microcriminalità e disordine urbano sono problemi costanti.

Il nuovo peso degli indicatori sociali

La sicurezza sociale, un tempo punto di forza della Capitale, ora mostra segnali di cedimento. Si passa dal 19º al 41º posto. L’inserimento di nuovi indicatori, come la percentuale di giovani senza impiego o formazione e i decessi collegati ad abuso di alcol e sostanze, modifica il quadro. Anche i dati sulle vittime in incidenti stradali e l’affollamento carcerario contribuiscono alla posizione attuale. Per molte famiglie romane questi fenomeni hanno un impatto diretto e tangibile, perché pesano sul clima sociale, sulla serenità nei quartieri e sulla percezione del futuro.

Le aree in cui Roma dà il meglio: scuola, università e turismo

Non tutto arretra. L’istruzione rimane un punto forte: l’11º posto testimonia la presenza di scuole e università di alto livello. Lo stesso vale per il settore Salute, collocato al 16º posto. Ospedali e presidi territoriali faticano, ma garantiscono comunque servizi di valore. Il turismo resta un pilastro solido. Il 4º posto conferma la capacità di attrazione che Roma esercita su visitatori da ogni parte del mondo. I lavoratori del settore raccontano una presenza costante di ospiti, con un impatto positivo su ristorazione, accoglienza e attività culturali.

Milano, Bolzano e Bologna: il podio lontano ma non irraggiungibile

Milano vince la classifica, e molti romani osservano questo primato con un misto di rispetto e frustrazione. La città lombarda ha ritmi e dinamiche differenti, e un’organizzazione che spesso appare più rapida. Bolzano e Bologna completano il podio, due esempi di territori dove servizi e qualità urbana raggiungono livelli elevati. Per Roma la distanza è evidente, ma non insormontabile.

Cosa si aspettano i cittadini dopo questo nuovo report

Nel racconto delle persone emerge una richiesta chiara: maggiore cura del territorio, più sicurezza, una gestione più efficiente dei trasporti e dei servizi di base. Il miglioramento nel reddito, che fa salire Roma al 39º posto, è un segnale positivo che molti imprenditori confermano. Tuttavia, i settori meno brillanti condizionano la percezione generale. Roma resta una città amata, vissuta con intensità, capace di entusiasmare e irritare nello stesso tempo. Il report non fa altro che mettere su carta ciò che ogni romano conosce bene: la città ha enormi potenzialità, ma serve attenzione costante per trasformarle in qualità di vita autentica.