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Merchandising contraffatto: in Italia il fenomeno non si placa

Sono anni che le società calcistiche conducono un’autentica battaglia contro i mulini a vento dei venditori da strada

Sono anni che le società calcistiche conducono un'autentica battaglia contro i mulini a vento dei venditori da strada. Il motivo è facilmente intuibile: l'enorme business che si cela dietro le magliette fasulle esposte in vendita sulle bancarelle alla luce del sole, o al chiarore della luna se si considerano anche le partite serali. Parliamo di un problema che, anche se apparentemente può sembrare insignificante, priva le suddette società di introiti enormi che, invece di finire nelle casse degli store ufficiali, finiscono in quelle dei mercatini e di chi li gestisce.

In uno degli ultimi blitz della Guardia di Finanza, ad esempio, sono stati contraffatti 85.000 gadget ed è stato stimato che il mercato del merchandising illegali causi un mancato introito di circa 10 milioni all’anno per ogni big del nostro campionato, praticamente l’equivalente dell’acquisto di un calciatore di fascia media.

La vendita di materiale contraffatto è una piaga che alle volte vede l'acquirente ignaro di ciò che acquista, soprattutto quando una maglietta 'tarocca' viene spacciata per originale, con tanto di stemma delle coppe, scudetti in filigrana e nomi stampati in modo professionale, e non con il classico ferro da stiro. Spesso, però, chi acquista materiale contraffatto o palesemente falso lo fa cosciente delle proprie azioni: il motivo è ovviamente legato al risparmio economico e al fatto che, spesso e volentieri, queste t-shirt vengono utilizzate nei tornei fra amici il mercoledì sera e, dunque, lontane dall'essere considerate per quello che sono, ovvero un piccolo oggetto di culto. Questo è un comportamento che penalizza tutti i tifosi, costretti a subire l'aumento dei prezzi del merchandising ufficiale e persino dei biglietti per lo stadio, dato che le società cercano di recuperare quanto perso con le magliette.

Il modo più sicuro per evitare contraffazioni è quello di acquistare negli store ufficiali delle società, che come abbiamo visto spesso tendono ad avere costi superiori rispetto ad alcuni rivenditori specializzati. Il consiglio è quello di rivolgersi a un negozio di calcio online come Sportit, che mette a disposizione solo materiale originale ma che spesso offre anche prodotti a prezzi scontati che magari non sono più in catalogo negli store delle diverse squadre. Inoltre il consiglio è di verificare sempre l'originalità della maglia seguendo questi trucchetti: innanzitutto le t-shirt originali non vengono vendute con le patch incluse, e le cuciture interne degli stemmi non sono a zig-zag. Infine, se acquistate online state attenti ai tempi di spedizione: se superano una settimana, probabilmente provengono dall'Asia e sono false.

Chiudiamo con una nota di colore ma che da l’idea dell’ampiezza del fenomeno: in Bolivia è successo qualcosa di clamoroso, in una partita in cui il Ciclòn, essendosi presentato in campo con le maglie molto simili a quelle avversarie, ha dovuto fare di necessità virtù. Un dirigente è infatti corso fuori dallo stadio ad acquistare una dozzina di maglie false della Roma, sulle quali sono stati aggiunti nomi e numeri a pennarello!

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