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Maxi operazione antidroga: 6 arresti, sequestri a Roma e Fondi

Sgominata a Fiumicino una banda di 6 persone con 20 kg di cocaina, nei guai anche un noto pregiudicato

Maxi operazione antidroga messa a segno dagli agenti del Comando Provinciale di Roma. I controlli eseguiti dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno portato al sequestro di 20 chili di cocaina e all'arresto di 6 corrieri, 4 uomini e 2 donne, con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Si tratta di un greco, due portoghesi, un boliviano, una brasiliana e una domenicana. 

La banda aveva architettato una serie di espedienti per aggirare i controlli: il sito h24 notizie riporta che il greco, proveniente dal Venezuela, è stato sorpreso con 5 chili di cocaina solidificata, fusa con le pareti del bagaglio. Uno dei due portoghesi, proveniente dall'Argentina, invece, la occultava nell'addome e grazie ai referti medici è stato trovato con 43 ovuli di cocaina. Gli altri 4 criminali erano soliti occultare il carico di droga nell'intelaiatura del bagaglio e sono stati facilmente scoperti dalle Fiamme Gialle grazie all'impiego delle unità cinofile. I 6 mlaviventi si trovano ora presso il carcere di Civitavecchia, a diposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Nell'ambito dell'operazione, i Finanzieri del gruppo di Frascati hanno sequestrato a Roma e  provincia e a Fondi decine di immobili, moto, auto di lusso, conti corrente, imprese edili, terreni edificabili per 1200 metri quadrati, conti correnti e depositi per un totale di 3 milioni di euro. In particolare, le indagini hanno inguaiato un noto pregiudicato per reati di usura e traffico di stupefacenti, vicino alla malavita campana, che aveva un tenore di vita elevato e sul quale pendeva la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. L'uomo era riuscito a dotarsi di un notevole patrimonio immobiliare intestandolo a una caslinga.

I Finanzieri hanno però scoperto la donna e si sono insospettiti dalle sue operazioni finanziarie condotte insieme a un agente immobiliare. Tali operazioni e il relativo patrimonio immobiliare non risultavano compatibili con i redditi dichiarati dalla casalinga e sono riusciti a risalire al pregiudicato, che nel frattempo era diventato un costruttore. Alla luce dei reati accertati, il vasto patrimonio immobiliare è stato sequestrato  ai sensi della normativa antimafia, dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, attivata dalla Procura della Repubblica di Velletri che ha condiviso la ricostruzione dei militari volta a delineare la pericolosità sociale dell’uomo.
 

 

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