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Matteo Salvini lancia la sfida, varca il Rubicone e guarda a sud

“Noi con Salvini”: leader Lega lancia il nuovo simbolo e il nuovo “progetto politico e di vita”

Adesioni on line, “basta riciclati della politica” ed un simbolo improvvisato: sembrerebbe di aver a che fare con quel ‘freakkettone’ di Grillo, invece no. Venerdì, nella bella sala del Mappamondo di Montecitorio, Matteo Salvini ha ufficializzato il “progetto politico e di vita” che risponde al nome di “Noi con Salvini” (qui il video). Così, dalla Capitale, la Lega 2.0 annuncia l’intenzione di conquistare il centro-sud. La platea, visibilmente delusa dall’estetica del logo, definito “artigianale” anche dallo stesso Salvini, si rinfranca quando la conferenza stampa entra nel merito della progettualità politica.

Consultabile già su noiconsalvini.org, il programma di “Noi con Salvini” è diviso in cinque punti. Le parole d’ordine, nello scorrere la lista di precetti, restano quelle di sempre. “Autonomia, federalismo e autodeterminazione dei popoli”, ma anche “difesa del Made in Italy, basta Euro, contrasto all’immigrazione selvaggia e abolizione della legge Fornero”. Tra gli aspetti che l’altro Matteo non intende negoziare ci sono quelli che riguardano la famiglia. “Le basi non si discutono, il matrimonio è quello tra uomo e donna e ogni bambino ha diritto ad avere una mamma e un papà”.

Così, un Salvini decisamente visionario, inaugura “una bellissima sfida che abbiamo voluto accettare” e che, promette, “ci porterà al Governo del Paese”. “Vinceremo”, ha detto Salvini, ma non grazie alla “recicleria”. Le candidature avverranno mediante il web ma “verranno valutate attentamente, soprattutto quelle presentate dagli ex”. Argomento, quello degli ex, che tocca direttamente il centrodestra. Ex AN, ex FI, ex NCD: molti esponenti si sono avvicinati al progetto di Salvini. “Nella nostra realtà non c’è spazio per chi governa con Renzi”, taglia corto il giovane leader. Tra i requisiti, essenziali, anche “onestà e fedina penale pulita.”

E’ entusiasta di “un giovane con già tanta esperienza alle spalle” anche l’europarlamentare Mario Borghezio. “Vedo questa proposta assolutamente in linea con il ruolo di Salvini, che è quello di grand rassembler nazionale”, commenta al termine dell’incontro Borghezio, unico eurodeputato della Lega eletto al collegio centrale. “Ma non sono sorpreso, i prodromi del successo c’erano già dalle scorse europee”, osserva Borghezio.

In attesa di vedere se il grand rassembler sarà all’altezza delle aspettative di quanti lo stanno sostenendo, nella giornata di venerdì è stata tracciata un’importante linea di demarcazione tra vecchi e nuovi assetti politici ed elettorali con cui gli altri schieramenti dovranno necessariamente confrontarsi.

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