Prima pagina » Cronaca » Mascherine Ffp2 a prezzo calmierato: in farmacia a 75 centesimi ciascuna

Mascherine Ffp2 a prezzo calmierato: in farmacia a 75 centesimi ciascuna

E’ stato raggiunto l’accordo con le associazioni di categoria per il prezzo calmierato

obbligo di mascherina all'aperto

Mascherina Ffp2

Le associazioni di categoria Federfarma, Assofarm e Farmacie unite hanno raggiunto l’accordo con il ministero della Salute e l’Ordine dei farmacisti per la vendita delle mascherine Ffp2 a prezzo calmierato. Il costo è stato fissato a 75 centesimi di euro per ogni mascherina. L’accordo, come rende noto l’ufficio del commissario Francesco Paolo Figliuolo, sarà siglato a breve e le adesioni sottoscritte attraverso il sistema tessera sanitaria.

Quando è obbligatorio l’uso delle Ffp2

– Per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati.

– Per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto.

– Per l’accesso e l’utilizzo di: voli commerciali; navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale; treni impiegati nei servizi di trasporto passeggeri interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità; autobus e pullman di linea adibiti a servizi di trasporto tra più di due regioni; autobus e pullman adibiti a servizi di noleggio con conducente; funivie, cabinovie e seggiovie qualora utilizzate con chiusura delle cupole paravento; mezzi del trasporto pubblico locale o regionale.

– Per le persone che hanno avuto un contatto stretto con un caso confermato positivo al covid e che, sulla base delle norme in vigore, non sono soggette alla quarantena ma soltanto all’autosorveglianza, fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo.

Le mascherine chirurgiche – o comunque un dispositivo che conferisce una superiore protezione come le mascherine FFP2- devono essere indossate nell’ambito delle attività economiche e sociali (ad esempio ristorazione, attività turistiche e ricettive, centri benessere, servizi alla persona, commercio al dettaglio, musei, mostre, circoli culturali, convegni e congressi, etc.) nelle situazioni previste nei protocolli di settore. (Adnkronos)

Lascia un commento