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Mascherine all’aperto, via l’obbligo a metà luglio? Il dibattito nel Governo

Mezza Europa elimina il bavaglio, e l’esecutivo si accoda: Salvini però spinge per lo stop immediato, anche perché per la scienza il rischio di contagio en plein air è bassissimo

mascherine all'aperto

Mascherine all'aperto

E all’improvviso sul dibattito politico è piombata la querelle relativa all’obbligo di indossare le mascherine all’aperto. O meglio, alla possibilità di abolire questa costrizione, come del resto sta già facendo mezza Europa. A cui pare che anche il Governo stia pensando di accodarsi: il che, per una volta, è assolutamente dignum et iustum.

Verso lo stop all’obbligo di mascherine all’aperto?

«Ho chiesto di togliere l’obbligo del bavaglio almeno all’aperto il prima possibile». Così Matteo Salvini, segretario della Lega, dopo aver affrontato la questione direttamente con il Premier Mario Draghi. E aggiungendo che «spero che nell’arco non dico di poche ore, ma magari di pochi giorni l’Italia possa tornare alla libertà di respiro».

L’ipotesi in effetti è già sul tavolo di Palazzo Chigi, e in molti hanno già ipotizzato il 15 luglio come data di superamento dell’imposizione. Incluso, sembrerebbe, il Ministro nomen omen della Salute Roberto Speranza.

roberto speranza
Il Ministro della Salute Roberto Speranza

In effetti, ormai è stato praticamente raggiunto l’obiettivo di somministrare almeno una dose di vaccino anti-Covid a metà della popolazione italiana. E, come ha sottolineato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Sanità, «in una situazione epidemiologica» come l’attuale il rischio di contagio en plein air è praticamente nullo. Come del resto vari studi avevano stabilito già da tempo.

Peraltro, oltre al mantra “ce lo dice la scienza”, in questo caso per i pandemicamente corretti c’è in ballo anche l’infatuazione comunitaria. Nel senso che, come ha fatto notare il Capitano, diversi Paesi Ue hanno tolto o stanno togliendo in questi giorni la coercizione. Tra questi spiccano i due “pesi massimi” Francia e Germania, ma anche (in prospettiva) dei concorrenti “turistici” del Belpaese come Spagna e Portogallo.

turismo post-Covid
Turismo post-Covid

Sembra comunque che ancora per un po’ dovremo continuare a portare con noi il dispositivo di protezione individuale, per poterlo indossare in caso di necessità. Ovvero, in presenza di assembramenti.

Certo, l’eventualità di uno stop alle mascherine all’aperto suona un po’ contraddittoria rispetto all’idea di una proroga dello stato di emergenza. Ma un piccolo passo per gli Italiani può essere un grande passo per un uomo: un passo di Speranza.

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