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Mare Nostrum un anno dopo, a Roma si protesta

Forza Italia e Forza Italia Giovani in piazza Trilussa per denunciare il fallimento di Mare Nostrum

Oggi si ‘festeggia’ il primo anno di Mare Nostrum, “una scellerata operazione targata Renzi-Alfano”, come denunciano Forza Italia e Forza Italia Giovani, in protesta oggi a Roma per protestare quest’operazione che “ha prodotto oltre 3mila morti in mare, più di 150mila immigrati sbarcati sulle nostre coste, con una spesa di oltre 100milioni di euro di soldi pubblici, spesi dai contribuenti italiani”.

Dura l’accusa dei militanti romani di Forza Italia accompagnati, nel blitz che si è svolto in piazza Trilussa, dai rappresentanti istituzionali più prossimi, come molti consiglieri municipali tra cui Paride Alampi consigliere in Municipio XII, Andrea Volpi neoeletto nell’Area Metropolitana, ma anche Giovanni Quarzo capogruppo in Campidoglio, Luca Gramazio capogruppo in Regione, fino a quelli che siedono in Parlamento, e quindi il senatore Domenico Gramazio. Secondo Forza Italia, “Mare Nostrum è un servizio di trasporto pubblico di clandestini, che espone il nostro Paese a notevoli rischi per la sicurezza, con i centri di accoglienza al collasso, la necessità di trovare alloggi per una moltitudine di immigrati e l’emergenza sanitaria collegata che dovrebbe prevedere livelli massimi di allerta”.

Oltretutto, Mare Nostrum, secondo gli esponenti del partito di Silvio Berlusconi, “non ha minimamente arginato gli sbarchi”, anzi: “Ha aumentato le vittime del mare” e sembra “incoraggiare gli scafisti al soldo della malavita organizzata a persistere nella loro disumana attività”.

Il tutto, con un’Europa che sembra non accorgersi – o non volerlo fare – del problema immigrazione: “L’Europa – continuano militanti ed esponenti – ha già sottolineato come ad ogni singolo Paese spetti il controllo e la sicurezza dei propri confini”.

Cosa chiede, quindi, la piazza? Che Mare Nostrum finisca. E mentre si attende una data certa, intanto “ne denunciamo il fallimento”. “Chiediamo – insistono – l’immediata sospensione della missione e che le navi della nostra Marina Militare vengano utilizzate per pattugliamenti e respingimenti al largo delle coste dei Paesi di provenienza dei clandestini, così da arginare una vera e propria invasione pagata dagli italiani”.

Insomma, “è evidente che le politiche dell’immigrazione debbano essere riviste profondamente, soprattutto alla luce dei risultati proprio di Mare Nostrum” – fa eco al grido della piazza la dichiarazione del capogruppo FI alla Regione Lazio Luca Gramazio, che sottolinea come – “non si sono ridotti i flussi, né è stato dato un giro di vite sulla criminalità che lucra sui disperati del mare, anzi: il sistema di accoglienza è a un passo dal collasso e i costi di gestione sono diventati elevatissimi. È pericoloso proseguire in questa direzione”.

“Il risultato di un anno di questa operazione – concludono Andrea Volpi e Matteo Guidoni, rispettivamente membro dell’ufficio di presidenza e coordinatore regionale per il Lazio di Forza Italia Giovani – sono centinaia di morti, centinaia di migliaia di immigrati sbarcati sulle nostre coste, i centri di accoglienza collassati, i presidi sanitari esposti a continuo lavoro in condizioni difficilissime. Ora, mentre Renzi e Alfano annunciano Triton, che prenderà il posto di Mare Nostrum, chiediamo se il premier e il ministro dell’Interno abbiano ben chiara la posizione dell’Europa: ogni Paese deve provvedere al controllo delle proprie frontiere. Per questo oggi siamo in piazza, per denunciare non solo una operazione lunga un anno i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti, ma anche per sottolineare come Triton rischia solo di essere Mare Nostrum con un nome nuovo. Renzi deve immediatamente cambiare passo”.

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