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Malagò e Meloni ricevono da OPES il “Premio Città di Roma”

“Roma 2024 non è un obiettivo irraggiungibile” dicono i premiati durante la cerimonia

OPES, Organizzazione Per l’Educazione allo Sport, ha consegnato nel giorno del Natale di Roma il Premio Città di Roma al Presidente del CONI Giovanni Malagò e all’onorevole Giorgia Meloni, Presidente del Partito Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Un Premio pensato da OPES per essere consegnato a un uomo e una donna, romani e rappresentanti delle istituzioni, che abbiano saputo conciliare il loro impegno professionale con l’attività sportiva e che possano, per questo, essere di insegnamento e da esempio nei confronti delle generazioni più giovani. Proprio ieri, infatti, erano presenti alcuni istituti della Capitale, tra cui l’Alberti, il Convitto e il liceo sportivo Pacinotti.

“Abbiamo scelto di selezionare due persone che si siano distinte per aver conciliato sport e impegno istituzionale e che crediamo possano essere di aiuto nell’affrontare le sfide cruciali del nostro Paese nei confronti dello Sport”, dice il presidente nazionale di OPES, Marco Perissa, che ha introdotto il Premio. Al tavolo dei relatori, oltre ai premiati, anche la professoressa Maura Catalani dell’Ufficio Regionale Scolastico e il giornalista del Corriere dello Sport Guido D’Ubaldo, che ha moderato il dibattito.

Si è parlato anche di Olimpiadi 2024 e di Sport nelle scuole, nel corso della cerimonia di premiazione, che si è svolta nei locali del Salone d’Onore del CONI. Si è mostrato fiducioso il Presidente Malagò riguardo la possibilità che Roma vinca la candidatura, pur confrontandosi con città del calibro di Parigi, Amburgo e Boston: “Vi prego di fidarvi, la partita è delicatissima, si giocherà momento dopo momento. Se giochiamo ad armi pari la partita la vinciamo, ma se ci facciamo del male da soli allora la perdiamo”. Secondo Meloni, non bisogna mai rinunciare ai grandi eventi in Italia, nonostante i fatti degli ultimi periodi dipingano un’Italia preda della corruzione nelle grandi opere. “Non bisogna rinunciare al grande evento perché c’è la corruzione, ma bisogna tenere fuori la corruzione dal grande evento, perché c’è bisogno di riprendere l’orgoglio di fare cose grandi”, dice Meloni, che sottolinea come siamo costretti a un’accelerazione nei confronti dello Sport visto l’imminente appuntamento con le Olimpiadi. E quindi un’accelerazione nell’impiantistica sportiva e nell’attenzione agli sport anche mediaticamente minori e allo sport di base. Concordi entrambi nel dire che per lo Sport è necessario portare avanti anche politiche coordinate tra Enti e Istituzioni per parlare ai più giovani. “Per questo, anche se il nostro statuto non lo prevede, siamo entrati nelle scuole”, sottolinea Malagò nell’enucleare le attività del CONI sotto la sua egida.

Di collaborazione tra Istituzioni, politiche e scolastiche, Enti e Federazioni, ha parlato anche la professoressa Catalani. “La Scuola rappresenta un’occasione per i ragazzi e lo Sport, soprattutto in un momento di crisi economica come questo. Grazie a OPES per avere tra i suoi valori fondanti quello di considerare lo Sport come alternativa al disagio sociale”, dice Catalani, che quindi sottolinea come ci sia bisogno di incrementare anche i fondi e le ore scolastiche dedicate alla pratica sportivo-motoria.

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