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M5 Stelle a Colle Monfortani, Di Maio: “Raggi sa come spendere soldi Pnrr”

Calda accoglienza nella serata del 14 settembre per la sindaca uscente Virginia Raggi a Colle Monfortani, periferia est della Capitale

Paola Taverna, Dino Giarrusso, il ministro degli Affari esteri Luigi di Maio, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente del M5s Giuseppe Conte

Tra applausi, cori, bandiere M5s e un tricolore che sventola, un centinaio di militanti, consiglieri capitolini e municipali, nuovi candidate e candidati, hanno accolto la sindaca uscente del M5s Virginia Raggi, il capo politico M5s Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Colle Monfortani, periferia est della Capitale.

Raggi, dunque, continua la sua campagna elettorale per incontrare i cittadini nelle periferie romane, questa volta nel quartiere di nuova edificazione sulla via Prenestina. Dopo un’ora di attesa, Raggi, affiancata da Conte e Di Maio, viene accolta con affetto, applausi, richieste di selfie e cori come “Virginia, Virginia”. A fare da cornice un’area sterrata, allestita tra le palazzine, due gazebo con le immagini di Raggi e Conte circondate dallo slogan “Avanti con coraggio”.

Virginia Raggi “Sindaca delle periferie”

“Grazie per essere qui in una delle tante periferie romane, dove abbiamo voluto portare, credo per la prima volta, un ministro – ha detto la sindaca Raggi -. Mi chiamano la sindaca delle periferie perché Roma è anche questo e ha bisogno di essere amata. In questo quartiere abbiamo iniziato a portare servizi come luce. Forse non se lo ricordano i candidati sindaci, perché nessuno si è degnato in quartieri come questo a portare servizi. Abbiamo aperto l’area giochi che non c’era e vi preannuncio che lunedì partono i lavori dell’area cani. Non vi lasciamo soli – ha sottolineato Raggi – perché le periferie vanno prese per mano. Abbiamo ancora della strada da fare insieme. In questi anni abbiamo lavorato tanto su Roma: per rimettere a posto i conti e abbiamo fatto tanti bandi. Adesso dobbiamo creare nuovi posti di lavoro. Io ho ricostruita questa macchina e la so guidare.

Roma prima era la città considerata la Capitale della corruzione e c’era chi ha sempre schernito Roma, chiamandola ‘Roma ladrona’: noi non prendiamo lezioni da chi ancora deve restituire 49 milioni. Non prendiamo lezione da chi ha creato credito da 13 miliardi. Ma vogliamo darle le lezioni. Ci vogliamo ricandidare per continuare il lavoro fatto”, ha concluso Raggi.

Il ministro Di Maio: affidare denaro del Pnrr alla sindaca Raggi

Per l’ex premier Giuseppe Conte, “Virginia Raggi ha una prospettiva diversa e ha dovuto organizzare un percorso oscurato dai media. Ma noi lavoriamo per voi. Virginia Raggi ha bisogno di raccogliere i frutti di un lavoro meticoloso e oscuro. Noi siamo una forza che ha idee ben precise sull’impiego dei fondi europei: transizione ecologica, energetica, lavoro concreto per migliorare la vita delle città – ha aggiunto Conte -. Noi non diciamo che gli altri sono un demonio, ma abbiamo un progetto per Roma e non li vogliamo in mezzo. Abbiamo una sindaca che non si ferma mai, esile perché non un è donnone, ma non ha paura di nulla”, ha concluso Conte.

“Grazie all’operato di Giuseppe Conte l’Italia ha disposizione più fondi rispetto agli altri Stati dell’Unione europea, con la trattativa portata avanti da Conte a Bruxelles – ha detto il ministro Di Maio. Stanno arrivando 230 miliardi di euro del Pnrr e voglio chiedere solo una cosa: i sindaci sono fondamentali per spendere quei soldi, perché se si sbaglia mettiamo a rischio il nostro futuro.

Quindi, vi chiedo di affidare quei soldi ad una sindaca che sa come spenderli: Virginia Raggi”, ha concluso Di Maio.

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