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Roma. Lungotevere Testaccio, sgomberata ansa golenale

Cioffari (SEL): “Ora operazione di riqualificazione permanente”

chiusura locale testaccio

Testaccio, immagine di repertorio

Reparto PICS della Polizia Locale di Roma Capitale e addetti AMA hanno provveduto, nelle prime ore della mattina, a sgomberare l’insediamento abusivo lungo l’ansa golenale adiacente al Lungotevere Testaccio. A darne notizia, in una nota, il consigliere Mauro Cioffari, capogruppo SEL Municipio Roma I Centro.

“Da anni”, dichiara Cioffari, “i cittadini residenti segnalano alle autorità competenti e all’amministrazione comunale la situazione di disagio e di abbandono in cui versa l’ansa golenale adiacente al Lungotevere Testaccio attraverso appelli, raccolte di firme, segnalazioni ed esposti con i quali sono stati più volte sollecitati la riqualificazione dell’area, la rimozione delle baracche, il trasferimento delle persone senza fissa dimora in più adeguate strutture e la messa in sicurezza del tratto che va da Ponte Testaccio a Ponte Sublicio”.  

“A febbraio del 2013”, ricorda Cioffari, “una bambina di 14 mesi, che sembra vivesse con la propria famiglia in una di queste fatiscenti costruzioni oggi abbattute, cadde in acqua. Pochi giorni dopo la sua morte, dovuta al tragico incidente, i genitori acconsentirono all’espianto degli organi”. 

Non solo senso di insicurezza per i residenti – insicurezza “testimoniata dalle numerose denunce di aggressioni, di furti e di atti di vandalismo”, ma anche “il disagio delle persone senza fissa dimora che periodicamente tornano ad abitare nell’area golenale. Interi nuclei familiari sopravvivono a due passi dall’acqua, al riparo dalla vista di chi vi transita, in insediamenti abusivi, senza servizi igienici e in precarie condizioni di sicurezza”, spiega ancora Cioffari.

Il consigliere plaude alle operazioni di oggi, ma ammonisce: “Affinché non rimanga un atto fine a se stesso è necessario che si dia seguito a questa prima operazione con una vera e propria azione di riqualificazione permanente che coinvolga, in un progetto comune, tutte le risorse istituzionali, associative e imprenditoriali impegnate nella valorizzazione, sicurezza, vivibilità, manutenzione e decoro del fiume che si sono recentemente costituite in Comitato Promotore per il Contratto di Fiume dando vita all’Osservatorio del Tevere (leggi qui)”. Per questo, Cioffari rivolge un appello al sindaco di Roma Ignazio Marino, “affinché, sulla base di quanto sostenuto anche dalla consigliera comunale Gemma Azuni in un ordine del giorno correlato al Bilancio di Roma Capitale che verrà discusso in questi giorni in Campidoglio, intervenga presso gli Uffici e le autorità competenti al fine di predisporre ogni idonea iniziativa per la riqualificazione, in tempi certi, dell’area golenale dell’argine sinistro del Tevere restituendolo alla fruibilità dei cittadini e delle cittadine”.

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