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L’esplosione del Fintech in Italia

La collaborazione tra Fintech e banche intende rispondere in modo efficace all’orientamento sempre più marcato delle Pmi verso il digitale

Fintech

È una vera propria rivoluzione quella in atto nel settore finanziario, dove nuovi protagonisti assumono un ruolo sempre più determinante per le piccole medie e imprese.

Uno di questi è certamente il fintech, un settore che ha mostrato di sapersi adattare ai profondi cambiamenti in atto nel mercato rispondendo alla volontà delle PMI di orientarsi a fonti di credito complementari a quelle provenienti dalle banche.

Un trend di cambiamento strutturale già in atto dallo scorso anno secondo Andrea Crovetto, presidente di ItaliaFintech, l’associazione che si occupa di fondere il comparto delle nuove tecnologie alla finanza. Le sue parole ci riportano al 2020, anno in cui anche i numeri del 3°Report sulla Finanza Alternativa per le PMI confermavano una crescita dell’erogato fintech alle piccole e medie imprese pari al 4%, con un ammontare di 2,67 miliardi di euro da luglio 2019 a giugno 2020.

Il vero proprio boom del fintech in Italia si è verificato, secondo le rilevazioni di ItaliaFintech, nel corso del 2021: in un anno i finanziamenti alle pmi erogati dalla finanza alternativa sono passati da 533,9 milioni di euro a 1,6062 miliardi.

Una crescita – aggiunge Crovetto – che non si impone come l’evoluzione di una finanza alternativa, ma si relaziona ad essa in modo complementare.

Lo dimostra il fatto che la maggior parte del denaro che alimenta queste attività proviene infatti da fondi di investimento, compagnie di assicurazione, fondi di credito e banche specializzate.

La collaborazione tra Fintech e Banche: l’esempio di Credimi

Le parole del presidente di ItaliaFintech confermano il delinearsi di strade alternative e complementari alle banche: tanti sono gli esempi di collaborazioni virtuose, uno di questi è Credimi, fintech leader nei finanziamenti digitali alle imprese in Europa, che con operazioni come #Italianononsiferma, il progetto avviato con Banca Generali, o la partnership con Banco Desio, con la cartolarizzazione di 50 milioni per dare liquidità attraverso i prestiti digitali alle imprese operanti nelle province in cui è presente il gruppo, dimostra una collaborazione sempre più fitta tra istituti tradizionali e fintech.

finanziamenti fintech per aziende rappresentano uno strumento di diversificazione in un momento in cui il mercato attraversa profondi cambiamenti. Si tratta di un iter lineare con cui si facilita l’accesso al prestito, attraverso l’erogazione della liquidità nel giro di pochi giorni grazie all’uso della piattaforma online, senza burocrazia, documenti, telefonate o appuntamenti.

La nuova sfida digitale

La nuova collaborazione tra fintech e banche si propone di rispondere in modo efficace all’orientamento sempre più marcato delle pmi verso il digitale: secondo i dati da una ricerca pubblicata sul Market Watch PMI, a cura de ‘Il Sole 24 Ore’, il 64% delle imprese predilige, infatti, l’uso dei servizi di online banking.

La necessità di interagire da remoto spinge le pmi a richiedere alle proprie banche una maggiore digitalizzazione e flessibilità: la nuova sfida impone dunque di agire sui processi di erogazione del credito per adattarsi alla transizione in atto attraverso il ricorso alla tecnologia.

Per quanto la banca continui a restare un valido punto di riferimento per le imprese, molte tendono sempre più ad avvicinarsi a nuovi soggetti finanziatori, per lo più digitali.

Di qui l’inevitabile collaborazione a livello globale tra player finanziari e non: sempre più banche e istituzioni sono interessate alle società fintech, partnership che oggi coinvolgono anche il settore della mediazione creditizia, dove i nuovi operatori digitali stanno diventando un nuovo punto di riferimento importante per la clientela. 

Un cambiamento che riporta al centro le relazioni con i clienti e che sfrutta la tecnologia come strumento per semplificare i processi e restituire tempo per l’ascolto, il supporto e il miglioramento della loro esperienza.

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