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Le Iene incontrano il sindaco Marino

Dipendenti del Comune di Roma fancazzisti. Il sindaco Marino in loop: “Punizioni severe”

Nei giorni scorsi, il Sindaco Marino aveva chiesto aiuto a Le Iene in diretta dalla capitolina Radio Radio di Francesco Vergovich. “Chi imbroglia deve pagare” – aveva commentato il primo cittadino riferendosi al comportamento ‘furbetto’ di alcuni dipendenti pubblici, sorpresi nell’atto di abbandonare il posto di lavoro subito dopo aver badgiato, per poi dedicarsi a futili attività.

Durante l’orario di lavoro gli impiegati vengono sorpresi a fare di tutto: c’è chi va al bar, da solo o in comitiva, chi a fare due passi ed addirittura una dipendente si reca ad acquistare un vistoso paio di scarpe col tacco. Insomma, quello che a Le Iene viene definito “un gran fancazzismo generale”.
“Chi è scorretto deve pagare perché tradisce ed inganna i dipendenti onesti, che sono il 99,9%, quelli che imbrogliano sono poche mele marce” – aveva detto Marino in diretta dai microfoni di Radio Radio, chiedendo a Le Iene di fornirgli copia dei filmati mandati in onda (così come fece anche Alemanno a seguito delle prime denunce, ndr). Proposta, questa, non accolta con favore dalla redazione del programma di Mediaset: “Insomma – dicono nel servizio andato in onda ieri sera, 12 febbraio – noi dovremmo inviare i filmati con i volti scoperti, e quindi perseguibili, anziché coperti con il bollino rosso. Ci chiedono non solo di denunciare il peccato, ma anche il peccatore”. Come a dire che a controllare l’efficienza dei dipendenti del Comune debbano essere Le Iene e non i dirigenti del Comune stesso.

“Il sindaco di allora (Alemanno, ndr) e quello attuale (Marino, ndr) – commentano ancora – hanno pensato bene di risolvere il problema del ‘fancazzismo generale’ punendo solo alcuni furbetti: quelli che hanno avuto la sfiga di essere stati beccati dalle nostre telecamere. E tutto può continuare come prima e come sempre. Ma qui è il sistema che non va”, denunciano Le Iene, riferendosi anche alle code interminabili per accedere ad alcuni servizi semplici che spetta al Comune di Roma fornire. Pochi giorni prima della messa in onda, proprio Le Iene si sono recate in uno dei tanti uffici, e lì hanno potuto constatare che su 22 sportelli, solo 3 erano attivi. Nonostante i cittadini romani, per questi servizi di base, paghino le tasse.

Insomma, i dati raccolti da Le Iene, a distanza di 7 mesi, testimoniano la stessa realtà: dallo scorso luglio (data a cui risale un altro filmato), nulla è cambiato. “Decine e decine di dipendenti comunali, dopo aver timbrato il cartellino – raccontano Le Iene nel video – se ne vanno in giro a fare di tutto, ma proprio di tutto, tranne che lavorare. Cosa per cui sono pagati con soldi pubblici dal momento in cui hanno badgiato”. Per non parlare di chi timbra anche per i colleghi. Ma questa è una storia che risale alla notte dei tempi: i primi filmati de Le Iene, infatti, sono datati 2 anni fa.

Il sindaco Marino, ai microfoni di RadioRadio, aveva assicurato che quelle “2, 3 o 5 mele marce” sarebbero state punite. Ma non si tratta di “2, 3 o 5 mele marce”: i numeri – e i filmati – parlano chiaro. E da luglio a febbraio, si chiedono a Le Iene, è possibile che nessuno se ne sia mai accorto? Le Iene, allora, hanno deciso di incontrare nuovamente il sindaco Marino. Che ha ribadito: “Se mi date il filmato, procederemo a punizioni esemplari e severissime”. Ma ai danni di chi? “Procederemo a punizioni esemplari e severissime”, ha ribattuto ancora il primo cittadino. Non sarebbe il caso di risalire, però, anche a tutti quei dirigenti che permettono questo fancazzismo? “Se mi fornite il DVD, ci saranno punizioni esemplari e severissime”, risponde nuovamente Marino, come in loop. “Però dovete darmi il DVD, altrimenti devo pensare che non volete collaborare”, commenta rivolgendosi all’inviato del programma Mediaset. Ma perché il Comune di Roma non riesce a mettere in piedi un sistema di controllo efficace ed efficiente sul personale? “Ah, ma allora le Iene non la vogliono la legalità e la trasparenza a Roma”, controbatte ancora il sindaco con lo zaino in spalla. “Datemi il DVD, e ci sarà una punizione esemplare e severissima”. Ma sindaco, perché non organizzate meglio il lavoro? “Datemi il DVD e ci sarà una punizione esemplare e severissima”.

Dopo il teatrino della punizione esemplare e severissima, Le Iene consegnano il DVD a Marino, specificando, però, che i volti saranno coperti dal bollino rosso. Perché, chiedono, “non le sembra un’ipocrisia punire solo quelli beccati da noi, e salvare quelli che fanno la stessa cosa e non sono stati filmati?”. Secondo il sindaco, però, in questo modo Le Iene stanno contribuendo ad incrementare la rete di illegalità messa in piedi dai “furbetti”, e si rifiutano dunque di collaborare.

Ci sarebbe da spiegare al Sindaco che il controllo del personale pubblico ed il ripristino di una condotta conforme negli uffici pubblici non è certo di competenza di una redazione televisiva, quanto piuttosto, sorpresa… sua.

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