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La tragedia sul Mottarone è specchio di un’Italia corrotta che se ne frega della sicurezza

La tragedia sul Mottarone diventerà sicuramente un altro tormentone infinito come il crollo del ponte Morandi

Tragedia Mottarone

Tragedia Mottarone, la cabina a pezzi e i soccorsi dei Vigili del Fuoco

In Italia deve sempre accadere una tragedia e la perdita di vite umane per renderci conto che non funziona più nulla. Chi deve controllare non controlla o se lo fa con disinvoltura totale per raggiungere i propri scopi. Chi deve svolgere attività manutentiva non la esegue per risparmiare denaro. Delle vite umane interessa assolutamente nulla pur di perseguire gli arricchimenti personali. Calpestato tutto e tutti per il vile denaro che non potremo portarci nell’aldilà.

Ci vuole coraggio

E’ necessario che la classe politica abbia coraggio e provveda a livello legislativo a una riforma drastica, complessiva e incisiva per riportare a un livello sopportabile la corruzione che purtroppo esiste ovunque, in tutti i settori che siano pubblici o privati. Riguardo a quanto accaduto sulla struttura del Mottarone è in atto il solito scaricabarile tra enti locali, gestori, manutentori e ditte costruttrici (al momento sono stati fermati il proprietario della funivia e due dipendenti). L’azienda responsabile della manutenzione dichiara che i controlli giornalieri e settimanali previsti dal regolamento d’esercizio e del manuale di uso e manutenzione sono a carico del gestore. Non è chiaro di chi sia la proprietà del Mottarone, della regione Piemonte o del Comune di Stresa.

Perché aspettare sempre e comunque l’intervento della magistratura per individuare a chi attribuire le responsabilità. Diventerà sicuramente un altro tormentone infinito come il crollo del ponte Morandi che è costato e quanto in termini di vite umane. Mentre i veri responsabili continueranno a vivere comodamente nell’agiatezza. Perché lo Stato in tutte le sue diramazioni non è in grado di effettuare i dovuti controlli? La corruzione ha raggiunto livelli insopportabili per una convivenza armoniosa e civile. Tutto si ottiene pagando e tutto è possibile disfare in questa Italietta disastrata. Importante saper ungere i macchinari e tutto procede liscio.

Italia e corruzione

E’ pur vero che il popolo italiano ha una brutta nomea conquistando titoli mondiali per corruzione. Un primato che dovrebbe far riflettere il nuovo governo e procedere alle riforme che l’Europa chiede da molto tempo. Nei centri di potere e nel sottobosco esistono ruoli decisivi occupati da incapaci. Uomini nominati da una classe politica di serie B che non è capace di riconoscere il merito e attribuire riconoscimenti. Il merito non è più riconosciuto da decenni e chi governa costringe i nostri giovanotti più preparati ad espatriare per avere il giusto riconoscimento all’estero,

Per loro in Italia non c’è futuro né tantomeno un ruolo, che riserviamo agli immigrati che hanno più tutele e diritti. Un popolo per migliorare ha bisogno di confrontarsi costantemente con popoli più civili e colti, per accrescere sempre di più il bagagliaio di esperienze e conoscenze, altrimenti si sprofonda negli abissi infernali.

Cesare Giubbi

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