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La tradizione degli Istituti di credito cede il passo all’innovazione

La fortuna delle banche italiane è da rinvenire nella inestimabile fiducia che la gran parte dei consumatori vi ripone

La tradizione degli Istituti di credito cede il passo all’innovazione tecnologica

La fortuna delle banche italiane è da rinvenire nella inestimabile fiducia che la gran parte dei consumatori vi ripone, nonostante le stesse manifestano in prevalenza un atteggiamento nettamente differente rispetto alla realtà europea. L’Europa e la “rivoluzione digitale” del settore finanziario, però, impongono di cambiare.

Durante l’incontro milanese dell’ Accenture Banking Conference è emerso che se le banche italiane faranno propria l’innovazione tecnologica, al pari delle consorelle europee, diventeranno potenzialmente capaci di aumentare la propria redditività di oltre 100 milioni di euro.

A tal proposito è da segnalare che circa il 65% dei consumatori italiani preferisce che la gestione dei propri fondi venga affidata ad una banca fisica e addirittura il 69% di essi considerano più sicuri i propri risparmi se riposti presso un istituto di credito tradizionale.

Non appare certamente un dato imprevedibile, giacchè è espressione dell’atteggiamento tipicamente conservativo dell’Italia rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea.

Oggi, diventa tuttavia indispensabile un cambiamento di rotta: anche le banche italiane devono diventare protagoniste della rivoluzione digitale mondiale del settore bancario, piuttosto che assistervi passivamente.

Le statistiche confermano che il processo di innovazione tecnologica del mondo bancario subirà un’ulteriore crescita nel prossimo triennio. Questo dato consente di dedurre che negli anni a venire accrescerà il divario tra gli istituti che investiranno sulla trasformazione digitale e quelli che continueranno ad approcciarsi alla gestione del credito in modo conservativo.

Pertanto, da ora in poi l’obiettivo sarà garantire una maggiore operatività ed efficienza delle banche italiane sul mercato finanziario europeo, per non rischiare di restare in coda.

È anche vero che alcuni istituti bancari italiani hanno iniziato questa rivoluzione. Difatti, per rispondere alle crescenti esigenze di velocità, praticità ed economicità dei propri clienti, sono ormai diverse le banche che consentono ai propri correntisti di poter gestire il proprio denaro tramite tablet, smartphone e pc.

Al pari dei conti correnti tradizionali, quelli on line garantiscono al correntista una serie di servizi di cui poter fruire ovunque ci si trovi ed in qualsiasi momento della giornata dei propri risparmi, spesso a condizioni economiche anche vantaggiose: dopo aver installato l’applicazione, sarà sufficiente un click per effettuare un bonifico bancario, per pagare una bolletta o per ricaricare il proprio smartphone.

Tra gli istituti che attualmente in Italia consentono di gestire i propri risparmi in modo efficiente anche in mobilità troviamo Widiba (la banca online di Mps), N26 e CheBanca.

In particolare CheBanca offre due tipologie di conti online: Conto Digital e Conto Yellow (per approfondimenti sulle caratteristiche e sui costi di gestione: http://www.migliorcontocorrente.org/contocorrentechebanca.htm) . Il primo è un conto corrente completo a cui è possibile collegare una carta di debito internazionale per effettuare pagamenti online e prelievi in Italia e all’estero e una carta di credito Mastercard con un plafond disponibile davvero interessante . Il secondo, ovvero Conto Yellow, è un conto corrente remunerato rivolto a coloro che intendono non solo depositare, ma anche investire i propri risparmi. In particolare le somme versate, a titolo promozionale, sono remunerate ad un tasso concordato ed il correntista ha anche  la possibilità di investire online ad esempio su azioni, obbligazioni, ETF.

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