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La democrazia a Roma è in pericolo?

Il consigliere Peciola (SEL) muove dubbi sulle modalità della nomina di Sabella a delegato del Municipio X di Ostia

È di ieri la nomina di Alfonso Sabella, già assessore alla Legalità di Roma Capitale e già assessore con Delega al Litorale, a “commissario” del Municipio X di Ostia. Le virgolette sono d'obbligo perché in realtà, secondo Sabella, dire commissario è sbagliato: “Utilizziamo i termini esatti: non sarei un commissario, non c'è da commissariare nessuno, eventualmente sarei il delegato del Sindaco nel Municipio X di Ostia”, diceva ieri ai microfoni di Radio Cusano Campus il magistrato nell’ufficializzare la sua nomina.

A seguito della notizia lanciata da Sabella, il sindaco Ignazio Marino ha firmato l’ordinanza con cui la nomina a delegato per il Municipio X viene formalizzata. “L’assessore Alfonso Sabella – si legge nell’ordinanza di nomina – è delegato all’esercizio sostitutivo delle funzioni amministrative di presidente del Municipio Roma X fino alla proclamazione del nuovo Presidente”. Nell’atto si sottolinea inoltre che “l’espletamento delle predette funzioni è a titolo gratuito”.

“Ritengo che Alfonso sia per i cittadini di Ostia una vera garanzia di trasparenza, correttezza e legalità – ha detto poi Marino – La mia Giunta e io ci sentiamo pienamente impegnati a dare risposte a questo territorio. Ostia con i suoi 300mila abitanti che diventano mezzo milione nei mesi estivi ha le dimensioni e la complessità di una grande città italiana. Per Roma è una grande ricchezza. Per questo i gravi segnali di infiltrazioni delle mafie e della criminalità nel tessuto produttivo, sociale e anche politico ci debbono spingere al massimo rigore. Un impegno che Alfonso è in grado di onorare con costanza e determinazione”. Ad affiancare Sabella, ci sarà Silvia Decina, “una persona a me particolarmente vicina, e a capo della mia segreteria politica – continua Marino – che passerà in quel Municipio alcuni giorni della settimana ad incontrare i cittadini e organizzare il lavoro dell’amministrazione al fine di migliorare la qualità della vita dei romani che vivono a Ostia”.

Sabella è un personaggio che piace, su cui converge la fiducia di molti degli esponenti dell’Assemblea capitolina. Tra questi, anche i consiglieri di SEL, che, pur nutrendo stima nei confronti del magistrato, avanzano però dei dubbi in ordine alle modalità della nomina. “Se il sindaco è stato commissariato dal Pd o dal commissario di Ostia del PD è giusto che i romani e anche il presidente della Repubblica lo sappiano perché siamo in una situazione di incostituzionalità, ormai siamo alla farsa. Il nome di Sabella viene fatto in un circolo del PD di Ostia dal commissario del PD di Ostia in un’assemblea pubblica, siamo all’impazzimento generale: in quale Paese stiamo vivendo tutto questo, in Italia o in Bulgaria?”.

Le parole sono del capogruppo di SEL in Campidoglio Gianluca Peciola, che è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale. Peciola ha precisato che “non c’è malcontento sul nome, perché noi continuiamo a dire che l’assessore Sabella è la persona più competente e la più indicata per quel ruolo. Il problema riguarda un po’ quello che sta interessando anche il Governo nazionale, e cioè le regole democratiche. Non so se l’opinione pubblica abbia mai assistito a una scena del genere, io sinceramente no: il commissario lo nomina il sindaco, magari dopo aver fatto qualche consultazione, ma che adesso sia un partito politico, seppur di maggioranza, a scegliere o a indicare e rendere pubblico il nome mi sembra sia fuori da ogni regola democratica”, continua il capogruppo di SEL, che poi lancia un appello: “Qualcuno tra gli organi di controllo della tenuta democratica del nostro Paese prenda in considerazione quello che sta succedendo a Roma. Noi siamo ovviamente molto a disagio perché davvero neanche in Bulgaria accadono cose così. Il partito unico al governo – ha concluso Peciola – è una cosa che speravamo di aver superato”.

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