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L’Italia in ripresa, più conti correnti e il mattone migliora

Secondo Standard & Poor’s, la ripresa economica costituisce un’ottima opportunità per le banche italiane

Secondo Standard & Poor's, la ripresa economica costituisce un'ottima opportunità per le banche italiane, anche se non vi è un rimedio immediato.
I tre problemi cruciali del sistema bancario italiano individuati dalla società di rating sono lo stock di crediti "deteriorati", la struttura troppo rigida e poco efficiente e l'elevata frammentarietà, che impedisce di raggiungere rendimenti di scala crescenti.
La riforma delle popolari dovrebbe dare uno slancio alla stabilizzazione tra le banche locali.
Nel 2016 ci si attende un'accelerazione della ripresa economica che rafforzi il settore bancario, permettendo un miglioramento della qualità degli attivi e un graduale aumento degli utili.

Un segnale di ripresa è rappresentato dall'incremento delle richieste da parte degli italiani di conti correnti, anche se bisogna sottolineare che il costo medio di questi ultimi è aumentato, soprattutto per quanto riguarda i conti più vecchi. Il modo migliore per ovviare all'aumento del costo dei conti correnti è aprire un conto corrente online in un istituto virtuale come Hellobank: grazie alla sua struttura pensata per una gestione del conto da remoto, i costi sono sensibilmente più bassi rispetto a un conto sottoscritto con un istituto tradizionale, che per natura deve sopportare a sua volta costi ingenti per il mantenimento delle sedi fisiche e delle filiali.

Data la moltitudine di proposte presenti sul mercato, è importante, per fare una scelta oculata, conoscere i costi fissi (canone annuo, imposta di bollo, bancomat, ecc.) e variabili (commissioni, massimo scoperto, ecc.) che incidono sul conto corrente, e optare per quello più idoneo alle proprie esigenze. 

Secondo un'analisi della Banca d'Italia, la spesa media di gestione di un conto corrente in Italia si aggira intorno agli 82,2 euro all'anno, con un incremento dello 0,3% rispetto all'anno precedente, e per chi ha un conto aperto da più di 10 anni il prezzo sale del 20%.

Per poter conseguire un risparmio, i clienti dovrebbero poter accedere, presso la propria banca o altri istituti, a nuove condizioni contrattuali più coerenti con la quantità e la tipologia delle operazioni svolte, arrivando a risparmiare anche 45 euro l'anno. Gli italiani sono però generalmente dei correntisti poco "mobili", nonostante siano state introdotte nuove leggi a favore del trasferimento veloce del conto che, purtroppo, molte banche continuano a ignorare.

Dopo un lungo periodo di crisi, anche il mercato immobiliare è in ripresa e si sta avviando verso una fase di consolidamento dei prezzi e di incremento del numero delle transazioni, anche se le banche mantengono un atteggiamento molto cauto. Favorita sarà la qualità abitativa, con particolare riguardo all'efficienza energetica e alle case signorili. Grande interesse potranno anche ottenere gli immobili da rimodernare, grazie agli incentivi fiscali previsti. La decrescita dei valori immobiliari continuerà invece a interessare gli immobili usati e quelli nuovi non ancora immessi sul mercato.

Con la ripresa del settore bancario ci si auspica una maggiore disponibilità di accesso al credito, che avrebbe conseguenze positive sull'immediato futuro del mercato immobiliare.

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