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L’addio è definitivo, Pancalli lascia la Giunta di Roma Capitale

L’assessore allo Sport di Roma Capitale, Luca Pancalli, rassegna definitivamente le dimissioni. Ma chiarisce: “La mia scelta prescinde da Roma 2024, non lascio per una poltrona più bella”

La notizia gira ormai da qualche giorno, ma non era ancora stata ufficializzata. Oggi, invece, arriva la sentenza definitiva: "Il prestito è finito, torno allo sport a tempo pieno. Ho cominciato e finito con spirito di servizio, il passo indietro è quasi fisiologico: quando la partita diventa più politica, non è più la mia partita. Prima vengono le istituzioni, poi le persone. Venerdì saluterò i dipendenti e il sindaco".

Le parole sono di Luca Pancalli, che ha annunciato una volta per tutte le sue dimissioni. Il quasi ex assessore allo Sport di Roma Capitale manterrà la carica ancora per qualche giorno. Pancalli, ha quindi chiarito definitivamente la sua posizione in un'intervista a La Gazzetta dello Sport.

Qualche malizioso, potrebbe pensare (e ha pensato) che l'addio di Pancalli al Comune di Roma possa avere a che fare con una possibile candidatura italiana per le Olimpiadi del 2024. E' stato lo stesso Giovanni Malagò, presidente del CONI a fare il nome di Pancalli. Ma l'assessore, anche presidente del Comitato paralimpico italiano, chiarisce: "Intanto Roma 2024 è una possibilità  tutta da verificare". Sulla sua candidatura, proposta da Malagò, dice: "Ringrazio il presidente del Coni per le parole che ha detto su di me come 'primo tassello' della candidatura. Se dovesse servire ci sarò. Anche perché dirgli di no per la seconda volta sarebbe diabolico". Ma, "battute a parte – conclude – la mia scelta prescinde da Roma 2024, non lascio per una poltrona più bella".

Il tanto nominato rimpasto di Giunta, sembra quindi prendere forma. Nessuna testa è saltata al momento, le dimissioni del quasi ex assessore sono spontanee, ma l'addio di Pancalli scuote la maggioranza in Campidoglio. "Le annunciate dimissioni dell'assessore allo Sport non sono certo una bella notizia per la nostra città. Roma non si può permettere di perdere una persona come Luca Pancalli, competente e per bene. Sono profondamente dispiaciuto per questa sua decisione, che tuttavia rispetto, e ancor più per il fatto che, nonostante spirito di servizio e impegno lo abbiano collocato di diritto tra i migliori esponenti della Giunta capitolina, egli sia stato messo continuamente nel tritacarne mediatico tra coloro che potevano saltare" – così Fabrizio Panecaldo, consigliere di Roma Capitale in quota PD.

Il nome di Pancalli, infatti, è stato più volte messo nel calderone dei possibili esponenti di maggioranza da far fuori. Insieme a lui, tremano e traballano anche le poltrone – si vocifera – dell'assessore alle Politiche Sociali Rita Cutini, dell'assessore alla Scuola Alessandra Cattoi, e – persino – del vicesindaco Luigi Nieri, con SEL che sta tirando su le barricate per difendere la posizione del suo vicesindaco.

"Una squadra di governo andrebbe rafforzata, non depauperata: personalmente mi auguro che il sindaco trovi la strada per continuare ad avvalersi in forme diverse della sua competenza. Roma ha bisogno che Luca continui a rappresentare lo sport, cosa che ha fatto egregiamente e per cui lo ringraziamo, e non solo per la sfida dei Giochi olimpici 2024" – conclude Panecaldo.

Le dimissioni di Pancalli, dispiacciono anche al presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, Svetlana Celli. "Apprendo con profondo dispiacere della decisione presa da Luca Pancalli di lasciare l'assessorato allo Sport. Luca Pancalli ha saputo svolgere con serietà e competenza un ruolo istituzionale fondamentale per la città, ma anche difficoltoso, alla luce della mancanza cronica di risorse e dal clima pesante creato dalle continue voci sulle sue possibili dimissioni, che lo hanno perseguitato per mesi". 

Anche SEL, compagna di maggioranza al Campidoglio del PD, si dice dispiaciuta. Il capogruppo capitolino Gianluca Peciola si dice "preoccupato e dispiaciuto" per la scelta di Pancalli di lasciare la Giunta. "In questo anno e mezzo – conclude Peciola – si è distinto per la sua disponibilità e attenzione alle richieste dei territori e dello sport popolare".

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